Le scadenze
previste per la costituzione della Città metropolitana si stanno avvicinando e
su Levante News è stata pubblicata la notizia che il commissario della
Provincia di Genova, Piero Fossati, ha convocato per il 13 settembre la
conferenza dei Sindaci che avrà il compito di elaborare e deliberare entro la
fine di ottobre lo statuto della nuova Città Metropolitana nel quale
saranno stabilite le modalità di elezione del sindaco metropolitano fra tre
opzioni: di diritto il sindaco di Genova, elezione da parte dei rappresentanti
dei Comuni del territorio, elezione diretta da parte dei cittadini.
La seconda e
la terza possibilità prevedono, naturalmente, un accordo politico per la
determinazione di un candidato.
A questo
proposito su Il Secolo XIX di ieri, 3 settembre, è stato pubblicato un articolo
(che è possibile leggere in calce al post) firmato da Alessandra Costante dove
vengono fatte delle congetture.
I nomi ipotizzati
sono parecchi ma ciò che mi ha stupito è che tra di essi ci fosse anche quello del nostro sindaco,
Luca Pastorino, perché non avevo mai pensato ad una cosa del genere.
Riflettendo,
però, perché no?
Credevo che
la carica di sindaco di Bogliasco gli sarebbe servita per fare il salto in
Regione ma può darsi che mi sbagliassi.
In fondo ha
diverse carte da giocare perché è un esponente del PD, cosa fondamentale dalle
nostre parti, ha avuto un grosso successo personale alle ultime elezioni
comunali, ha abbastanza presenza per poter rappresentare bene il classico “volto
nuovo”, come suggerisce l’articolo potrebbe catalizzare le simpatie degli
amministratori dei Comuni refrattari allo strapotere di Genova ed è
sufficientemente vacuo per non essere considerato pericoloso e
forse anche un candidato appropriato dai “papaveri” del suo partito.
Per quanto mi
riguarda non sarebbe una pessima ipotesi perché non è che le alternative previste
siano un gran che e, considerando che chiunque si farebbe gli affari propri, personalmente
e semplicemente per opportunismo, ritengo di preferire qualcuno che vive a
Bogliasco anziché a Genova o nel Tigullio, se questa area farà parte della
città metropolitana.