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domenica 13 dicembre 2015

Vorrei che fosse sempre Natale...



Vorrei che fosse sempre Natale.

Fantastiche luminarie per le strade e gradite sorprese per tutti.

No, rettifico, vorrei che fosse sempre il Natale che precede le elezioni comunali.

L’ideale sarebbe se non coincidesse con il fine anno che segue le elezioni regionali alle quali l’Onorevole-Sindaco era candidato come Presidente, in modo da evitare imposte che sembrano scomparire prima delle elezioni per riapparire magicamente prima delle Feste.

Ho fatto questa riflessione dopo avere consultato le recenti delibere di Giunta.

Naturalmente si tratta di cose lecite, ci mancherebbe altro, ciò che impressiona e la loro quantità in poco tempo.


Si legge dell’approvazione con anni di ritardo del progetto dell’ascensore per il Girotondo (malcelato tentativo di migliorare i rapporti con il parroco), di terreni agricoli che diventano edificabili, di soldi a molte associazioni (l’elenco è nello stesso ordine con cui è presente nella delibera): COMPAGNIA BOGLIASCO 1990, UNITRE BOGLIASCO GOLFO PARADISO, GRUPPO FOLK AMIXI DE BOGGIASCO, CENTRO STUDI  - STORIE DI JERI, CORALE SANTA MARIA, CENTRO ITALIANO STUDI SKRJABINIANI, ASSOCIAZIONE VALENTINA ABRAMI – MUSICA IN MOVIMENTO, A.S.D. BOGLIASCO CALCIO.

E poi si trovano le convenzioni rinnovate, sia con la Rari Nantes sia con la Sampdoria, alcuni anni in anticipo rispetto al previsto, con contestuale, in entrambi i casi, ritiro delle cause pendenti presso il TAR.

Il caso più eclatante è sicuramente il secondo, oggetto di commenti sul blog nel recente passato e anche di un articolo nell’ultimo bollettino parrocchiale dove il consigliere di maggioranza Bolognini ha illustrato l’accordo e la consigliera di minoranza Ion Scotta ha elencato alcune domande alle quali afferma di non avere ricevuto risposta in Consiglio Comunale (cliccare qui per leggere il resoconto della discussione, le domande sono a pagina 9).

La cosa che mi ha più incuriosito è stata la citazione della delibera di Giunta n. 81 del 2009, approvata quando Luca Pastorino era già Sindaco.
 

Devo fare i complimenti all’ex Segretario Comunale, dottor Cariddi, che l’ha redatta e al Sindaco e agli Assessori che l’hanno votata perché credo che possa essere tranquillamente citata come esempio di buona amministrazione.

La faccio breve.

La legge finanziaria, giustamente, stabiliva che i canoni annui per i beni appartenenti al patrimonio dei comuni dovevano essere determinati dai comuni ad un valore non inferiore a quello di mercato fatti salvi gli scopi sociali.

Fu perciò necessario, nel caso dei campi comunali, valutare se quanto stava pagando la Sampdoria era congruo con il valore di mercato.

Il primo problema che si presentò fu proprio quello di valutare quanto stava pagando la Sampdoria perché l’accordo del 1991 prevedeva un pagamento anticipato di due miliardi di lire necessari per le scuole comunali.

L’Amministrazione Comunale procedette alla capitalizzazione dell’importo suddetto, secondo i tassi di interesse legale, e a suddividere il risultato per gli anni di concessione: dal risultato di tale operazione se ne dedusse che la Sampdoria versava annualmente un importo stimabile pari ad euro 116.531.

Poi era necessario sapere quale fosse il valore di mercato per cui ci si rivolse all’Agenzia del Territorio che stimò il canone annuale pari ad euro 193.000.

Di conseguenza, la delibera di Giunta stabilì di aggiornare il canone per la gestione dei campi sportivi alla Sampdoria, mediante l’integrazione di un importo annuale pari ad  euro 76.469, rispetto al canone già pagato anticipatamente negli anni 1991 e 1992.

La società sportiva non accettò e fece partire il ricorso al TAR ritirato con il recente accordo che prevede un canone di soli 75.000 euro.

Sicuramente tale importo, abbondantemente inferiore alla metà di quanto stimato nel 2009, è stato concordato dopo una nuova perizia che la Giunta attuale avrà chiesto all’Agenzia del Territorio, ma non ne ho trovata alcuna traccia nei documenti disponibili.

Tra le dichiarazioni del consigliere di maggioranza pubblicate su 3 Campanili ho letto le seguenti parole:

Al fine di consentire al concessionario di ottenere il finanziamento presso l’Istituto Pubblico del Credito Sportivo necessario per effettuare i lavori su tali aree, l’Amministrazione si è dichiarata disposta a concedere un diritto di superficie, esclusivamente sull’area sulla quale si trova la palazzina utilizzata per gli spogliatoi ed i servizi.
Nella relativa clausola della convenzione sono stati introdotti una serie di accorgimenti a tutela dell’Amministrazione Comunale come quello per il quale la stessa Amministrazione deve essere costantemente informato dall’istituto finanziatore in merito all’andamento del mutuo ed al regolare pagamento delle rate.
I.a U.C. Sampdoria dovrà comunque provvedere sempre al rigoroso rispetto contrattuale, primo fra tutto il pagamento del canone concessorio. Infatti, il suo mancato pagamento, determinerà l’immediata ed integrale risoluzione della convenzione con restituzione di tutte le strutture (sia di quelle già oggi esistenti sia di quelle che saranno realizzate) a favore del Comune.
In pratica il Comune cede un’area alla Sampdoria che a sua volta la darà in garanzia al Credito Sportivo per ottenere un mutuo.
Veniamo comunque rassicurati che nel caso in cui le rate del mutuo non fossero onorate l’area non sarà più nella disponibilità della Società ma tornerà al Comune di Bogliasco.


Bene.


Però, che strana banca è il credito sportivo.
Sfido chiunque a trovarne un’altra che conceda un mutuo garantito da un bene di proprietà di un terzo e su cui non potrà rivalersi.


A scanso di dubbi, mi auguro che la Sampdoria sia solvente per tutta la durata del mutuo.

Tanti auguri di Buon Natale e di felice Anno Nuovo a tutti.