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sabato 11 dicembre 2010

Pale eoliche a Bogliasco. NO del WWF (2)

Ho letto con attenzione (e non poca difficoltà per la peculiarità di temi trattati) le considerazioni fatte dal Presidente del WWF Liguria.
 
Da quello che ho capito i motivi che sconsigliano/vietano la costruzione del parco eolico sulle alture di Bogliasco (per opportunità e per rispetto delle leggi vigenti) sono quelli indicati di seguito (in corsivo le considerazioni del Presidente del WWF Liguria):

1) Il rispetto della fauna esistente
L’area in questione è utilizzata per la nidificazione da specie di uccelli ormai divenuti rarissimi e assolutamente localizzati sul territorio provinciale (Ortolano, Bigia grossa): inoltre l’inusuale diversità avifaunistica, determinata dai forti contrasti ambientali, è validamente indicata dalla compresenza, in un’unità territoriale di proporzioni tutto sommato modeste, di uccelli tipici di ambienti prativi quali l’Allodola a stretto contatto con specie forestali (Picchio rosso maggiore). 

2) Il rispetto della flora esistente
Il S.I.C. in questione è caratterizzato da praterie con estese ed abbondanti fioriture di diverse specie di orchidee, habitat considerato di interesse comunitario prioritario. Sono presenti una specie prioritaria ai sensi della direttiva 92/43 CEE, numerosi endemiti, diverse specie protette da direttive/convenzioni internazionali e specie rare proposte dalla Regione Liguria per l’inclusione nell’allegato II di detta direttiva (Ophrys aureliae). ….…. Non meno degna di nota è la componente floristica in virtù della presenza di moltissime specie di orchidee spontanee che fa di questa zona uno dei santuari di maggior pregio del Levante genovese. 



3) Il rispetto della Delibera Regionale n. 3 del 3/2/2009 avente oggetto: AGGIORNAMENTO DEGLI OBIETTIVI DEL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE LIGURE – PERAL – PER L’ENERGIA EOLICA
Tale delibera (che può essere letta cliccando qui) riguardo al Comune di Bogliasco stabilisce:
in considerazione delle criticità paesistiche rilevate, l'intervento dovrà essere sottoposto, preventivamente all'attivazione dello screening, a verifica di prefattibilità paesistica, finalizzata a definire la soluzione progettuale in termini localizzativi, di dimensione dell'intero parco e dei singoli aerogeneratori eventualmente fattibile - garanzia distanza minima dal SIC del Monte Fasce (1 km), tutela zona succiacapre Caprimulgus europaeus a nord e stepping stones per specie di ambienti aperti (specie target: Caprimulgus europaeus; Lanius collurio)

A tal riguardo il Presidente del WWF Liguria fa però notare che:
Si osserva che la pala identificata come “Turbina 1” indicata nel territorio del Comune di Bogliasco, dista circa a 400 metri di distanza dal S.I.C. denominato “Monte Fasce” codice IT 1331718. 



4) Il rispetto dei vincoli idrogeologici e paesaggistici esistenti
Inoltre l’area, interessata dal previsto impianto eolico, è sottoposta:
- a vincolo idrogeologico ai sensi della Legge 3267/23;
- a vincolo paesistico-ambientale ai sensi ex legge 1497/39  



5) Il rispetto della normativa che tutela i luoghi oggetto di incendio
Non si può cambiare il Piano Regolatore per le zone attraversate dal fuoco negli ultimi 15 anni: 
La legge Nazionale 353/2000, consente di edificare in aree percorse dal fuoco ove gli strumenti urbanistici consentivano le edificazioni prima del passaggio del fuoco; però non permette in maniera assoluta una variazione dello strumento urbanistico vigente al momento dell’incendio per i 15 anni successivi. Si evince la presenza di aree percorse da incendi.

 

Considerato tutto ciò, ribadisco la mia ridottissima competenza sull’argomento ma sommessamente vorrei chiedere a questa Giunta se i suoi componenti si sono resi conto di che patata bollente hanno tra le mani.
 
L’aspetto più farsesco di tutta la storia è che ci siano arrivati senza condividere (o almeno illustrare) minimamente il progetto con la popolazione, comportandosi esattamente come fece il precedente sindaco Canepa in occasione della prevista costruzione di alcuni box sotto le scuole comunali.

 
Comportamento che fu giustamente stigmatizzato dagli attuali Amministratori.

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