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sabato 13 settembre 2014

Inquinamento del rio Poggio



Provo a rispondere alla domanda espressa nel seguente commento:
11 Set: “Anonimo del 16 agosto 2014A proposito di parcheggi ho visto i mezzi della Recupero Olii in via Dei Mille e vorrei sapere che cosa sia accaduto per avere avuto una perdita di gasolio rilevante .Chi conosce le cose in dettaglio?Non servono le solite chiacchere od i sentito dire ma informazioni precise a vantaggio di tutti i cittadini”
Il primo articolo che ho trovato, sul Corriere Mercantile, risale circa a una settimana fa:
Trovate tracce di idrocarburi. Intervento dei vigili del fuoco del nucleo speciale NBCR
Allarme inquinamento ieri mattina nel torrente Bogliasco, corso d’acqua omonimo della località del levante di Genova. Sul greto del fiume, infatti, sono comparse chiazze di liquido sospetto. A segnalare il fatto sono stati alcuni residenti della zona che hanno visto la fuoriuscita e allarmati che potesse arrivare al mare hanno contattato la centrale operativa dei vigili del fuoco di San Benigno. La mobilitazione dei pompieri è stata generale. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vari distaccamenti ma anche il nucleo NBCR (nucleare - biologico - chimico - radiologico) dei vigili del fuoco. Il primo passaggio è stato quello di istituire delle speciali “panne” protettive nella zona interessata dallo sversamento per evitare che la sostanza inquinante raggiungesse la foce del fiume e finisse in mare. Un’opera molto delicata e difficile per la quale il personale dei pompieri è stato impegnato per più di un’ora. Scongiurato il rischio di inquinamento si è cercata la fonte di questo sversamento e si è identificata la sostanza. Secondo una prima stima si tratterebbe di comune gasolio che sarebbe fuoriuscito da una cisterna interrata della zona (attualmente ancora da identificare). Il passaggio successivo è stato quello di mettere in sicurezza l’area interessata proprio per evitare nuovi sversamenti. Dell’accaduto sono stati anche informati i carabinieri della stazione di Pieve Ligure. I militari agli ordini del luogotenente Antonio Sgrò hanno compiuto un lungo sopralluogo nella zona insieme ai vigili del fuoco ed aperto un’inchiesta per quanto accaduto. Il reato ipotizzato è quello di inquinamento. Al momento nessuno è stato denunciato ma non dovrebbe essere difficile risalire alla proprietà della cisterna da cui si è verificata la fuoriuscita del carburante. Nelle prossime ore Arpal passerà al setaccio il corso d’acqua per riuscire a documentare eventuali tracce di inquinamento per quanto riguarda la flora e la fauna del torrente.

Il secondo articolo, più recente, sul sito del Secolo XIX:


Nafta nel torrente Bogliasco: si lotta per non farla finire in mare
Bogliasco - Il primo sversamento è di una settimana fa: idrocarburi di probabile uso domestico finiscono nella rete delle acque bianche di Bogliasco (in zona via Cavour) e da qui nel torrente. Piccole quantità, almeno fino a ieri. Le piogge cadute nei giorni scorsi hanno invece portato una più grande quantità di liquido inquinante nell’alveo del coso d’acqua, che come noto sfocia nella spiaggia del ponte Romano.
Il rischio di vedere lo sversamento in mare ha convinto il Comune a intervenire con pannelli e pompe idrovore. Per tutta la giornata di ieri si è cercato in ogni modo di evitare la contaminazione della spiaggia e la conseguente ordinanza di divieto: «Finora ci siamo riusciti – dice il sindaco, Luca Pastorino – ma qualora la quantità di nafta dovesse aumentare, sono pronto a firmare il provvedimento».
Intanto, al di là dell’emergenza, si cerca di capire l’origine dell’inquinamento da idrocarburi. Il Comune ha lanciato un appello a tutti gli amministratori di condominio del territorio cittadino, affinché diano il loro contributo nella ricerca della fuoriuscita e per verificare la tenuta delle cisterne per il gasolio da riscaldamento.
Concordo con quanto scrive il redattore del Corriere Mercantile che non dovrebbe essere difficile individuare il responsabile dello sversamento.

Appunto, non “dovrebbe”.

Come non lo era nel passato quando ci furono sversamenti di liquami che resero le acque alla foce del rio non balneabili.

Il fatto è che spesso il “potere” dipende strettamente dal ”volere”.

D’altra parte dov’è il problema?
C’è tutta Bogliasco disponibile ad accollarsi i costi!