È
evidente la conferma trionfale della lista uscente e non voglio addentrarmi in
valutazioni di alta politica, per le quali non sono portato, confrontando i
dati attuali con quelli disomogenei dell’anno scorso quando si tennero le
elezioni regionali.
Voglio
invece proporre qualche considerazione sulle preferenze ottenute dai singoli
candidati.
La
prima, assolutamente introvertibile, è il successo personale strepitoso
ottenuto da Luca Pastorino.
Per
iniziare ha quasi doppiato il numero di preferenze personali dal precedente
detentore del record, Adelio Peruzzi, ottenute quando anche lui si presentò
candidato consigliere dopo due mandati da sindaco.
Ecco
la tabella, a partire dal 1993, con i candidati che hanno ricevuto almeno 70
preferenze:
ANNO
|
CANDIDATO
SINDACO
|
VOTI DI
LISTA
|
CANDIDATO
|
PREFERENZE
|
2016
|
BRISCA
|
1.333
|
PASTORINO LUCA
|
314
|
2001
|
CANEPA
|
1.448
|
PERUZZI ADELIO
|
164
|
2011
|
PASTORINO
|
1.981
|
OLIVA LAURA
|
143
|
2011
|
PASTORINO
|
1.981
|
MANGINI MARIA PAOLA
|
141
|
2011
|
PASTORINO
|
1.981
|
BRISCA GIANLUIGI
|
105
|
1997
|
TORRE
|
993
|
MARI
|
104
|
2016
|
BRISCA
|
1.333
|
CROSIO FILIPPO
|
99
|
2011
|
PASTORINO
|
1.981
|
CROVETTO ANNA MARIA
|
99
|
1993
|
BATTINI
|
931
|
CORSANEGO
|
94
|
2006
|
PASTORINO
|
1.352
|
OLIVA LAURA
|
91
|
1997
|
PERUZZI
|
1.381
|
PERUZZI LUCA
|
86
|
2011
|
PASTORINO
|
1.981
|
FERRARINI FRANCESCA
|
82
|
2011
|
PASTORINO
|
1.981
|
MORETTI CHRISTIAN
|
82
|
2006
|
PERUZZI
|
1.160
|
GUELFO MARA
|
82
|
2006
|
PASTORINO
|
1.352
|
FERRARINI
|
81
|
2001
|
CANEPA
|
1.448
|
TASSINARI ELVANA
|
81
|
1993
|
BATTINI
|
931
|
GARDELLA
|
80
|
2006
|
PASTORINO
|
1.352
|
CROVETTO ANNA MARIA
|
77
|
2006
|
PERUZZI
|
1.160
|
TASSINARI ELVANA
|
76
|
2016
|
BRISCA
|
1.333
|
OLIVA LAURA
|
75
|
1997
|
TORRE
|
993
|
PASTORINO
|
75
|
2006
|
PASTORINO
|
1.352
|
VIGNES
|
74
|
2006
|
PERUZZI
|
1.160
|
FOSSA FEDERICO
|
73
|
2006
|
PERUZZI
|
1.160
|
GARDELLA
|
73
|
2016
|
CELLE
|
436
|
ION SCOTTA ANNA
|
72
|
2016
|
BRISCA
|
1.333
|
MANGINI PAOLA
|
70
|
Impressionante,
anche questo senza precedenti, è il rapporto tra le preferenze e il numero
totale dei voti alla lista infatti quasi 1 su 4 degli elettori della lista ha
espresso la preferenza sul suo nome.
Ecco
la tabella storica con i canditati il cui valore suddetto è inferiore a 10:
ANNO
|
CANDIDATO
SINDACO
|
VOTI DI
LISTA
|
CANDIDATO
|
PREFERENZE
|
VOTI DI
LISTA / PREFERENZE
|
2016
|
BRISCA
|
1.333
|
PASTORINO LUCA
|
314
|
4,25
|
2016
|
CELLE
|
436
|
ION SCOTTA ANNA
|
72
|
6,06
|
2011
|
CELLE
|
228
|
BERTORELLO FEDERICO
|
36
|
6,33
|
2011
|
FOSSA
|
517
|
PERUZZI ADELIO
|
61
|
8,48
|
2001
|
CANEPA
|
1.448
|
PERUZZI ADELIO
|
164
|
8,83
|
1993
|
MARI
|
549
|
CROVETTO
|
59
|
9,31
|
2011
|
FOSSA
|
517
|
FRACAS SERAFINO
|
55
|
9,40
|
1997
|
CORSANEGO
|
624
|
CELLE
|
66
|
9,45
|
1997
|
TORRE
|
993
|
MARI
|
104
|
9,55
|
1993
|
BATTINI
|
931
|
CORSANEGO
|
94
|
9,90
|
Quest’ultimo
dato ha evidentemente influito sulle preferenze ottenute dagli altri candidati
della stessa lista che ha visto fortemente penalizzate due “regine” come Oliva
a Mangini le cui preferenze in 5 anni si sono praticamente dimezzate.
Notevolissimo
risultato sono quindi le 99 preferenze ottenute da Crosio.
Entra
in consiglio Pilar Sbolgi con un risultato forse sotto le aspettative se si
considerano i quasi cento voti personali della mamma di 5 anni fa ma potrebbe non
avere giovato la polemica sulla questione piscina.
Politicamente
imbarazzanti sono le misere 42 preferenze all’avvocato Bolognini, che sembrava
predestinato ad essere assessore, perché gli permettono di entrare in consiglio
come ultimo degli eletti ma la mancata delega datagli dagli elettori potrebbe
creare qualche mal di pancia a chi ha visto il proprio nome indicato da più del
doppio dei cittadini (un po’ come accadde cinque anni fa tra la dottoressa
Mangini e l’avvocato Christian Moretti).
Per
quanto riguarda le altre liste (ovviamente non perdo tempo a parlare di quella
di Balbi il cui risultato complessivo è inferiore alle schede nulle/bianche e
alle preferenze raccolte personalmente da 5 candidati presenti in altre liste)
è evidente la bassissima indicazione della preferenza ai candidati della lista
di Gorin.
Partendo
da un numero di voti di lista molto simile, il pentastellato più votato è
Peratoner che con le sue 28 preferenze nella lista di Celle sarebbe stato quarto e il
secondo, l’architetto Piaggio, nell'altra lista sarebbe stato ottavo, addirittura dietro il
peraltro molto deludente ingegner Gigantesco.
La
cosa in sé potrebbe non essere negativa per i 5 Stelle perché se il buon
risultato è stato quindi ottenuto principalmente grazie alla forza mediatica
del Movimento, quando (e se) i candidati sapranno anche farsi conoscere ed
apprezzare individualmente le prospettive potrebbero essere anche migliori.
Nella lista di Celle, secondo me, si possono salvare
solo il risultato personale molto buono della consigliera riconfermata Ion
Scotta e quelli apprezzabili, considerando i pochi voti di lista, di Rita Costa
alla prima candidatura e dell’architetta Iraldo, già assessore in passato.