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domenica 13 dicembre 2015

Vorrei che fosse sempre Natale...



Vorrei che fosse sempre Natale.

Fantastiche luminarie per le strade e gradite sorprese per tutti.

No, rettifico, vorrei che fosse sempre il Natale che precede le elezioni comunali.

L’ideale sarebbe se non coincidesse con il fine anno che segue le elezioni regionali alle quali l’Onorevole-Sindaco era candidato come Presidente, in modo da evitare imposte che sembrano scomparire prima delle elezioni per riapparire magicamente prima delle Feste.

Ho fatto questa riflessione dopo avere consultato le recenti delibere di Giunta.

Naturalmente si tratta di cose lecite, ci mancherebbe altro, ciò che impressiona e la loro quantità in poco tempo.


Si legge dell’approvazione con anni di ritardo del progetto dell’ascensore per il Girotondo (malcelato tentativo di migliorare i rapporti con il parroco), di terreni agricoli che diventano edificabili, di soldi a molte associazioni (l’elenco è nello stesso ordine con cui è presente nella delibera): COMPAGNIA BOGLIASCO 1990, UNITRE BOGLIASCO GOLFO PARADISO, GRUPPO FOLK AMIXI DE BOGGIASCO, CENTRO STUDI  - STORIE DI JERI, CORALE SANTA MARIA, CENTRO ITALIANO STUDI SKRJABINIANI, ASSOCIAZIONE VALENTINA ABRAMI – MUSICA IN MOVIMENTO, A.S.D. BOGLIASCO CALCIO.

E poi si trovano le convenzioni rinnovate, sia con la Rari Nantes sia con la Sampdoria, alcuni anni in anticipo rispetto al previsto, con contestuale, in entrambi i casi, ritiro delle cause pendenti presso il TAR.

Il caso più eclatante è sicuramente il secondo, oggetto di commenti sul blog nel recente passato e anche di un articolo nell’ultimo bollettino parrocchiale dove il consigliere di maggioranza Bolognini ha illustrato l’accordo e la consigliera di minoranza Ion Scotta ha elencato alcune domande alle quali afferma di non avere ricevuto risposta in Consiglio Comunale (cliccare qui per leggere il resoconto della discussione, le domande sono a pagina 9).

La cosa che mi ha più incuriosito è stata la citazione della delibera di Giunta n. 81 del 2009, approvata quando Luca Pastorino era già Sindaco.
 

Devo fare i complimenti all’ex Segretario Comunale, dottor Cariddi, che l’ha redatta e al Sindaco e agli Assessori che l’hanno votata perché credo che possa essere tranquillamente citata come esempio di buona amministrazione.

La faccio breve.

La legge finanziaria, giustamente, stabiliva che i canoni annui per i beni appartenenti al patrimonio dei comuni dovevano essere determinati dai comuni ad un valore non inferiore a quello di mercato fatti salvi gli scopi sociali.

Fu perciò necessario, nel caso dei campi comunali, valutare se quanto stava pagando la Sampdoria era congruo con il valore di mercato.

Il primo problema che si presentò fu proprio quello di valutare quanto stava pagando la Sampdoria perché l’accordo del 1991 prevedeva un pagamento anticipato di due miliardi di lire necessari per le scuole comunali.

L’Amministrazione Comunale procedette alla capitalizzazione dell’importo suddetto, secondo i tassi di interesse legale, e a suddividere il risultato per gli anni di concessione: dal risultato di tale operazione se ne dedusse che la Sampdoria versava annualmente un importo stimabile pari ad euro 116.531.

Poi era necessario sapere quale fosse il valore di mercato per cui ci si rivolse all’Agenzia del Territorio che stimò il canone annuale pari ad euro 193.000.

Di conseguenza, la delibera di Giunta stabilì di aggiornare il canone per la gestione dei campi sportivi alla Sampdoria, mediante l’integrazione di un importo annuale pari ad  euro 76.469, rispetto al canone già pagato anticipatamente negli anni 1991 e 1992.

La società sportiva non accettò e fece partire il ricorso al TAR ritirato con il recente accordo che prevede un canone di soli 75.000 euro.

Sicuramente tale importo, abbondantemente inferiore alla metà di quanto stimato nel 2009, è stato concordato dopo una nuova perizia che la Giunta attuale avrà chiesto all’Agenzia del Territorio, ma non ne ho trovata alcuna traccia nei documenti disponibili.

Tra le dichiarazioni del consigliere di maggioranza pubblicate su 3 Campanili ho letto le seguenti parole:

Al fine di consentire al concessionario di ottenere il finanziamento presso l’Istituto Pubblico del Credito Sportivo necessario per effettuare i lavori su tali aree, l’Amministrazione si è dichiarata disposta a concedere un diritto di superficie, esclusivamente sull’area sulla quale si trova la palazzina utilizzata per gli spogliatoi ed i servizi.
Nella relativa clausola della convenzione sono stati introdotti una serie di accorgimenti a tutela dell’Amministrazione Comunale come quello per il quale la stessa Amministrazione deve essere costantemente informato dall’istituto finanziatore in merito all’andamento del mutuo ed al regolare pagamento delle rate.
I.a U.C. Sampdoria dovrà comunque provvedere sempre al rigoroso rispetto contrattuale, primo fra tutto il pagamento del canone concessorio. Infatti, il suo mancato pagamento, determinerà l’immediata ed integrale risoluzione della convenzione con restituzione di tutte le strutture (sia di quelle già oggi esistenti sia di quelle che saranno realizzate) a favore del Comune.
In pratica il Comune cede un’area alla Sampdoria che a sua volta la darà in garanzia al Credito Sportivo per ottenere un mutuo.
Veniamo comunque rassicurati che nel caso in cui le rate del mutuo non fossero onorate l’area non sarà più nella disponibilità della Società ma tornerà al Comune di Bogliasco.


Bene.


Però, che strana banca è il credito sportivo.
Sfido chiunque a trovarne un’altra che conceda un mutuo garantito da un bene di proprietà di un terzo e su cui non potrà rivalersi.


A scanso di dubbi, mi auguro che la Sampdoria sia solvente per tutta la durata del mutuo.

Tanti auguri di Buon Natale e di felice Anno Nuovo a tutti.

martedì 25 agosto 2015

Non è farina del mio sacco



Un Anonimo ha scritto un lungo e interessante commento relativamente alle prossime elezioni comunali di Bogliasco che ritengo meriti di essere messo in evidenza, confidando che susciti interesse e considerazioni:

Vorrei condividere con tutti voi una grande mia preoccupazione circa il futuro di Bogliasco e anche di tutti i mugugnoni che vagano su FB e sul blog.
Bogliasco politicamente in questo momento appare spenta e rassegnata, le uniche luci accese (una lampadina a led di poche pretese…) sono quelle di Pastorino che si fa portavoce dei referendum e di tutto il nuovo movimento possibile .
Ricordiamo a tutti che tale è una manovra per rimanere a galla e contare qualcosa ma questo buon per lui a NOI NON NE VIENE NULLA, ricordo a tuttiche il solo lodarsi di avere un deputato a Bogliasconon ci avvantaggia in niente!!! paghiamo meno spazzatura? meno tasse? abbiamo piu' benefici in lavori pubblici? abbiamo le spiagge piu' pulite di tutti? non abbiamo nemmeno piu' polizia o controlli per tutelare il deputato.......
Ritornando al punto di inizio l'unica luce appare quella di Pastorino, la giunta è oramai spenta sembra quasi che aspettino come una liberazione la fine meno dolorosa possibile del mandato, la maggioranza del consiglio oramai spenta da molto se non con qualche divagazione della Ferrarini che salta a seconda delle esigenze da una maggioranza alla minoranza (non si capisce bene!!) e una minoranza che dopo un inizio con qualche scintilla si è spenta e aspetta la fine del mandato in maniera gloriosa sperando che non perda altri pezzi lungo il cammino.
MA DOPO CHE ACCADRA'? sembra non ci sia nessuno all'orizzonte ne a destra e neanche a sinistra ma cosa accadrà...
Certa una lista dei cinque stelle che stanno scalpitando, la banda Peratoner .... ma occorre qualcuno di maggior peso dentro Bogliasco (questo è un Consiglio).
La Lega con il Celle si metterà per un po’ (come consuetudine) in vendita aspettando di trovare un accordo (vantaggioso per loro…) con qualcuno che alla fine non arriverà e si presenteranno da soli....ma Celle deve trovare un capolista .. forse Corsanego arrabbiato per i box sotto casa che così vorrà affondarli completamente.
A sinistra ci sarà una spaccatura da una parte i nostalgici e devoti al PD tutti iscritti alla propria sezione di Bogliasco che candideranno una Oliva, la prima donna, esperta e senza dubbio brava. Dall'altra i rifondisti dove sta scalpitando, appoggiati dal Pastorino, o una Ferrarini giovane architetto e mamma o l'avvocatuccolo con i riccioloni delle cause perse.
Il ricciolone che ha già dovuto dare le dimissioni da Assessore perchè si erano dimenticati che per la candidatura al corecom della regione liguria che sempre il PD lo ha omaggiato, o meglio Burlando non avrebbe dovuto avere coinvolgimenti politici (ci ha pensato Rixi a metterlo in evidenza altrimenti tutti zitti e muti.....) ed ecco le dimissioni a malincuore da Assessore…povero Moretti che parla si on line di par condicio ma sarebbe la morte cerebrale di Bogliasco, grazie stai pure al Corecom fallo per il bene nostro.
Dalla parte del centro destra occorre gridare c'è qualcuno...... ah si abbiamo un Lauro che scalpita e un Presidente della Pro loco che si atteggia da organizzatore (vorrebbe avere un ruolo dopo l’esautorazione da deus macchina della sagra dei pansoti…. ) ma nessuno dei due vorrebbe metterci lo zampino.
Ma per una volta perchè non vi candidate un po!!!! Una buona volta e ci mettete le palline !!!!
Nel mentre apparirà il solito Buccilli che entrerà in campo con un ruolo di organizzatore e dispensatore di inutili consigli (tanto fumo e niente arrosto), e si dimostrerà come sempre spalla della sinistra di Bogliasco come già accaduto alle ultime elezioni, nel mentre potremmo avere la fortuna (non si capisce per chi!!) di una risurrezione dalle ceneri di unCanepa (ultimamente troppo nonno per lui e troppo disoccupato) con suo figlio e un Deserti....... avevano accennato voci di popolo anche al Notaio ma forse è già pentito.
Dimenticavo della minoranza attuale il Fracas non sembra averne piu' voglia, un Fossa sparito ma forse ha piu' convenienza a non intervenire ed andare d'amore e d'accordo col Sindaco che fare battaglia e una new entry Anna che dovrebbe fare un po di esperienza (non si capisce se lei o suo marito) e finirla di scrivere ovvietà e pensare piu' in grande soprattutto esaminando i suoi interventi in consiglio, ma suo peccato originale è l'inesperienza pur con una buona volontà, la Scotta cercherà di fare una lista del centro destra ridicola che proverà senza riuscirci ad accordarsi con la Pro loco e Celle.
O lasciato senza commentare un solo un nome che sta decidendo ora cosa fare da grande se candidarsi , con chi o continuare a curare la gente.
Il futuro i Bogliasco è certamente e purtroppo a sinistra, ma con una destra del genere…, mi auguro solo sia una sinistra di esperienza perchè la meteora Pastorino, e chi si trascina dietro, è oramai in esaurimento e potrebbe ora fare molti piu' danni. Ricordatevi che i danni di Pastorino saranno evidenti a tutti noi con la nuova amministrazione.
buona giornata. Scusate gli eventuali errori ma in treno si scrive male

giovedì 23 luglio 2015

I "fuochi" peggiori di sempre ma ...


Un’interrogazione al sindaco sullo spettacolo piromusicale di sabato/domenica scorsi, che peraltro non è nemmeno all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, ha suscitato fermento tra i commentatori del blog.

Sul fatto che si sia trattato di un flop c’è poco da dire come testimonia efficacemente l’articolo pubblicato su LiguriaOggi (e non sapevano ancora cosa sarebbe accaduto alla domenica).

Diciamo che qualche presagio funesto lo si poteva anche intuire quando Pastorino ha sfidato il “sacro” con il tentativo di far pagare l’IMU all’asilo e alla casa per anziani della parrocchia (iniziativa peraltro stroncata dalla commissione tributaria provinciale) e il “profano” perché non credo che Burlando, notorio menagramo, gli voglia bene come un tempo.





Anche se, a differenza di quanto afferma un commentatore che evoca motivi di forza maggiore, la causa del fallimento è ben identificabile in carenze tecniche e organizzative da parte della ditta che si sarebbe dovuta occupare dell’evento.

Anzi, tutto sommato è andata fin di lusso se si considera che, a mia memoria, non era mai successo che passasse l’aeroplano mentre era in svolgimento lo spettacolo pirotecnico come è accaduto durante la prima breve parte dell’evento di domenica.

Non ho le conoscenze tecniche per dire se ci sia stato un reale pericolo ma il fatto che i vecchi attendessero sempre il passaggio dell’aereo prima di cominciare, qualcosa vorrà pur dire.

Intendo esprimere il mio parere anche sull’opportunità di presentare una interrogazione su questo argomento.

Presumo che quando i consiglieri di minoranza fanno una interrogazione ci sia spesso una dose di desiderio di comunicare la propria esistenza vista l’impossibilità di essere realmente incisivi nelle scelte importanti prese esclusivamente nella stanza dove si riunisce la Giunta.

Nel caso specifico però, si tratta di un contenzioso tra un fornitore che non ha realizzato il servizio come pattuito (Setti Fireworks) a un committente che è il Comune di Bogliasco.

Mi sembra chiaro che il Sindaco avrebbe preferito che lo spettacolo avesse successo, che non ha alcuna responsabilità e, sono d’accordo con un commentatore, ha subito la situazione come tutti noi.

Proprio per questo motivo non mi sembra fuori luogo ma anzi doveroso che qualcuno della minoranza gli chieda come intenda procedere per tutelare la “nostra” parte contrattuale, anche riguardo ad altri costi che si sono aggiunti come quello per la proroga della navetta e l’eventuale penale al d.j., tenendo conto che si tratta dei soldi delle tasse che paghiamo noi bogliaschini, lui compreso, e che siamo a ridosso del consiglio comunale sul bilancio.

Poi, magari, se desse una risposta di buon senso (cosa di cui non ho motivo di dubitare), l’interrogazione potrebbe anche essere un assist per fargli fare bella figura.

A mio personale giudizio, invece, è più insidiosa l’interrogazione che riguarda i parcheggi nel fondovalle perché voci “off the record” affermano che ci sia in piedi una causa e che la possibilità di utilizzare il parcheggio, nonostante le promesse, sia ben lungi dal realizzarsi.


Creuze dei due Golfi - Dicembre 2013

giovedì 28 maggio 2015

Domenica si vota!



Domenica, 31 maggio, si terranno le elezioni per il nuovo Presidente della regione Liguria.

E’ un periodo strano, nel quale grandi o piccoli “maître a penser” cercano di convincere gli elettori dando suggerimenti che fanno capire come li considerino tanti allocchi.

Si può partire dal Presidente del Consiglio Renzi che ogni due per tre è dalle nostre parti per dimostrare quanto sia vicino alla Paita e quanto tenga a noi.
Infatti tiene così tanto alla Liguria che ha deciso di portarsene a casa un pezzo, fottendoci Euroflora (Secolo XIX: Niente Euroflora del 2016, Perché esporre a Flora Firenze…Oltre 120.000 mq di giardino a pochi passi dal centro di una delle città più belle sul pianeta).  
Come recita la canzone:  
La porti Euroflora (invece di un bacione) a Firenze, 
che l'è la mia città che in cuore ho sempre qui.     
A quando il Salone Nautico sull’Arno?

Oppure quello che su questo blog invita a votare “5 stelle puliti semplici e forse non capaci”.

In effetti il fatto di essere degli incapaci sarebbe anche il meno se non ci fosse l’esempio dei loro predecessori in Parlamento che nel migliore dei casi sono arrivati che avevano le pezze al culo e ora sembrano dei manichini della Coin, nel peggiore (e sono tanti) hanno trovato un datore di lavoro meno intransigente del Grilo di Sant’Ilario nelle scelte politiche ma soprattutto meno pedante sulla gestione dei lauti appannaggi. 


O anche quello di Forza Italia (pensavo che nella nostra provincia fossero come i dodo, animali estinti, invece evidentemente sono come i panda, solo in via di estinzione) che abita a Bogliasco e chiede di dare la preferenza a un candidato consigliere regionale che è sindaco di un paese dell’entroterra di Sestri Levante convinto che gli elettori abbiano tutti l’anello al naso e non si rendano conto che, forse, nel caso fosse eletto, Genova e i comuni vicini non sarebbero certo la sua priorità.
O, infine, il giornalista del Corriere della Sera che scrive,  omaggiando il nostro Onorevole-Sindaco-CandidatoGovernatore:
Pastorino sognava una vita da calciatore, e ancora oggi ha fama di difensore vecchio stile, quelli che palla o gamba non importa.
Gli è sempre piaciuto recitare, fino al punto di fondare una sua compagnia.
A teatro ha interpretato spesso il ruolo del sergente Trotter, quello che riesce ad uscire vivo dalla Trappola per topi di Agatha Christie. 
Per fare politica in Liguria non sono requisiti necessari, però aiutano.
Peccato che il giornalista ignori il fatto che il sergente Trotter ne esce vivo perché è lui l’assassino.
È illuminante la descrizione che ne dà un sito per studenti:
Sergente Trotter: giovane, cordiale, piuttosto ordinario, dalla parlata lievemente dialettale, falso agente di Scotland Yard, omicida.
Se non si considerano le ultime 5 parole si tratta di un caso in cui la finzione sposa perfettamente la realtà.

Veramente, però, volevo parlare d’altro e cioè di cosa accadrà da lunedì 1 giugno (ci sarebbe da aprire un’ulteriore parentesi sul fatto che quel simpaticone di Renzi abbia pianificato le elezioni di marzo praticamente a giugno, in occasione del primo ponte disponibile che agevolasse il massimo astensionismo possibile. Anche perché scegliere il ponte successivo, quello del 7 dicembre, sarebbe stato un po’ troppo sporco anche per lui).

Faccio delle considerazioni basandomi sui sondaggi e sul sistema elettorale regionale.
Si sa che Paita e Toti sono vicini con forse un lieve vantaggio per la prima perché, anche se a meno di 15 giorni dal voto non si possono più pubblicare ufficialmente sondaggi, essendo comunque realizzati dai centri demoscopici, vengono resi pubblici usando simpatici escamotage come quello del sito seitrezero.it:
Per quanto riguarda la legge elettorale, testualmente dice:
I seggi del Consiglio regionale Assemblea Legislativa della Liguria sono 30 oltre al Presidente della Giunta e sono così assegnati:
- 80 per cento (quattro quinti) pari a 24 seggi sulla base di liste provinciali concorrenti, con metodo proporzionale (Legge 108 del 1968);  
- 20 per cento (un quinto) pari a 6 seggi sulla base di liste regionali concorrenti, con sistema maggioritario (Legge 43 del 1995).
In pratica il consiglio regionale è composto dal presidente e da 30 consiglieri di cui 24 eletti e 6 “nominati” tramite il listino scelto da ogni candidato presidente.
I consiglieri sono eletti in circoscrizioni che corrispondono alle ex(?) provincie, in numero proporzionale ai residenti: 
Genova          13  
Imperia            3  
La Spezia        4  
Savona            4

Con queste premesse penso che se la Lella Paita vincerà, nella migliore delle ipotesi si troverà con 9 consiglieri eletti e 6 nominati per un totale di 15 che, anche considerando il proprio voto, sarebbero veramente pochini per governare.
Lo spauracchio di tornare subito alle urne mi sembra più un appello al cosiddetto “voto utile” (se qualcuno può avere l’ardire di definire in questo modo un voto dato alla Paita) che il frutto di un reale convincimento anche perché non vedo cosa potrebbe cambiare votando nuovamente entro breve tempo.
A mio parere, quindi, la Lella dovrà trattare.
Può darsi che qualche grillino fiuti l'aria e si trasferisca subito, armi e bagagli, nell’accogliente gruppo consigliare del PD, d’altra parte il M5S ha sempre il peggior rapporto tra voti ricevuti e preferenze indicate, il che spiega bene come il legame tra elettori e ed eletti sia molto blando e questi ultimi si sentano moralmente liberi di fare i cavoli propri.
Oppure potrebbe realizzarsi un patto del Nazzareno "al pesto", magari solo con parte delle “truppe” di Toti, cioè Forza Italia e Area Popolare (ex UDC e ex NCD), ben più difficilmente con Lega o Fratelli d’Italia.
Alla fine, però, penso che la mela non cada mai troppo lontano dall’albero e ricordo che qualche tempo fa Raffaella Paita affermò che il candidato ex-PD-ora-a-lato-del-PD, Luca Pastorino, è tanto “delfino” quanto lei del Governatore uscente, Claudio Burlando, per la grossa mano che gli diede per diventare Onorevole.
Aggiungerei che anche l’impiego presso ARTE (Aziende Regionali Territoriali per l'Edilizia ex IACP) denoti come minimo un non ostracismo da parte del Governatore nei confronti dell’Onorevole-Sindaco-CandidatoGovernatore.


Ci sarebbe solo da chiedersi perché i due “gemelli diversi”, candidati alla presidenza della regione, dimostrino di considerare il legame con il Governatorissimo Burlando (che peraltro ha fatto tanto per entrambi) una sorta di peccato originale da cui redimersi ma forse la risposta la si può leggere nell’articolo intitolato “Burlando, così in trent’anni ha distrutto la Liguria” scritto da quel fascista e reazionario di Ferruccio Sansa su il Fatto Quotidiano.
Comunque, se fossi negli elettori che si arrovellano tra il votare il partito per cui hanno sempre espresso la loro preferenza o il paladino dell’alternativa, starei sereno, per usare una frase cara al capo del governo, perché in realtà si tratta della stessa zuppa.
A differenza di coloro che ritengono la Liguria un laboratorio politico per l’Italia, penso che Bogliasco lo sia per la Liguria, dove presumo che si replicherà lo stesso schema:  Raffaella Paita sarà presidente della Regione (così come Pastorino è sindaco di Bogliasco), Pastorino si riavvicinerà alle radici che lo hanno portato in Parlamento, comportandosi da forza di lotta e di governo (così come la consigliera Ferrarini di SEL a Bogliasco) ed entrambi instaureranno un proficuo rapporto di mutuo soccorso con forze teoricamente dell’area moderata come Area Popolare (così come tra maggioranza e il consigliere Celle della Lega a Bogliasco).
Certo è che se si guardano i nomi e le facce dei quattro principali candidati Presidente e se si considera la data scelta per le elezioni è facile prevedere che l’astensionismo sarà altissimo.
Oltre a quelli dei due candidati creazioni di Burlando, infatti, i nomi di peso (si fa per dire) presenti sulla scheda saranno quelli di Giovanni Toti, catapultato in Liguria grazie agli accordi tra Berluska e Salvini, che non ha mai amministrato neanche un condominio e che è noto solo per l’assenteismo da eurodeputato e di Alice Salvatore per il Movimento 5 Stelle, forte dei ben 469 voti raccolti in occasione delle primarie on-line, che ad ogni domanda che esca dal canovaccio imparato a memoria risponde che occorre fare una consultazione in rete tra i cittadini.
Per chi avrà così tanto spirito civico da andare comunque a votare, tenendo conto che alle Regionali si può esprimere la preferenza, credo che non resterà altro da fare che scegliere una singola persona che si stima e nella quale si ha fiducia (eventualmente avvalendosi dello strumento del voto disgiunto) sperando che almeno un candidato consigliere o presidente risponda a questi requisiti.

mercoledì 18 marzo 2015

Anche Governatore?



Faccio seguito agli ultimi commenti relativi alla candidatura dell’Onorevole-Sindaco, Luca Pastorino, anche alla carica di Presidente (o Governatore) della Regione Liguria, riportando l’articolo “Regionali, il Pd Luca Pastorino in campo contro Raffaella Paita” pubblicato sul sito del Secolo XIX:
Luca Pastorino da oggi è ufficialmente in campo per le elezioni regionali con il raggruppamento di Rete a Sinistra, Sel e dissidenti del Pd e contro la democratica Raffaella Paita.
La candidatura del parlamentare civatiano, sindaco di Bogliasco, è stata lanciata ieri sera dall’europarlamentare Sergio Cofferati e oggi Pastorino accoglie la proposta.
«La mia idea è che si possa ancora avere una candidatura su cui converga tutta la sinistra genovese: solo così si avrà una soluzione che abbia anche respiro nazionale e di governo» spiega, rilanciando la palla nel campo di Altra Liguria che, nei giorni scorsi, ha proposto come candidato alla presidenza della Regione Liguria l’ex sindaco di La Spezia, Giorgio Pagano.
Dopo l’assemblea regionale di Sel di stasera, domani Rete a Sinistra incontrerà Altra Liguria e il gruppo che fa capo a don Paolo Farinella, il parroco di San Torpete, per proporre la convergenza su Pastorino.
Passaggio delicato che potrebbe portare alla frantumazione delle forze di sinistra in campo.
Pastorino, che oggi è iscritto al Partito democratico, è pronto a lasciare il suo partito: «Se fossi candidato contro Raffaella Paita, indicata ufficialmente dal Pd, mi sembrerebbe intellettualmente onesto lasciare il partito».
Da parte mia posso dire che la sbandierata onestà intellettuale gli dovrebbe imporre, allora, di dimettersi anche da parlamentare considerando che è Deputato perché “ripescato”, grazie al “porcellum”, tra i candidati “nominati” dal PD nella propria lista.

La cosa certa è che non tiferò per lui perché, quando fu eletto al Parlamento, speravo che avrebbe fatto anche gli interessi del Comune i cui cittadini lo hanno eletto Sindaco, se non altro perché in parte anche i suoi (interessi).


Invece, purtroppo, ha fatto solo questi ultimi.








martedì 10 marzo 2015

Corpo di polizia locale del Golfo Paradiso

E' stato istituito il Corpo di Polizia Locale del Golfo Paradiso.

Si vede!


Forse stavano prestando servizio a Sori.

Grazie, Unione dei Comuni...
 


domenica 18 gennaio 2015

E Sturla mormorò...

... non passa lo straniero.


Dopo (2015)
Prima (2014)

L'ammiraglio Doria, al comando delle truppe vittoriose, ha riconquistato la stazione di Sturla.








Spero che i soldi recuperati dal precedente insulso investimento non siano reinvestiti nella stazione di Sori ma in quella di Bogliasco perchè la sottostante fotografia (la qualità è mediocre ma, se ingrandita cliccandoci, è fin troppo esplicita), scattata oggi pomeriggio nel nostro sottopassaggio, dimostra quanto ne avrebbe bisogno....



sabato 17 gennaio 2015

Due pesi e due misure


Luca Pastorino non smette di stupire.

Sul Secolo XIX è stato pubblicato un articolo intitolato “Pastorino minaccia lo strappo” dove si legge:

Vedi Luca Pastorino, civatiano del Pd e sindaco di Bogliasco, tentato ormai dall'uscita dal partito: «Io lo dico chiaramente: se il mio partito pensa di fare finta di niente di fronte all'intromissione di forze di centrodestra e a fenomeni di voto di scambio io sono pronto ad uscire,
Mi sembra incredibile che sia così scandalizzato dalle intromissioni degli esponenti di una parte politica negli impegni dell’altra.

Ma non è lo stesso che, in occasione dell’elezione della commissione elettorale comunale, ha fatto votare, a uno dei suoi, come rappresentante della minoranz
a Angelo Celle,oppure non è quello che si accinge a far votare, nell’Unione dei Comuni, un consigliere di minoranza di Sori a lui compiacente (ma non certo a favore della gente di Bogliasco)?

Probabilmente agli occhi dell’onorevole-sindaco il comune di Bogliasco e l’Unione dei Comuni sono una piccola cosa che non può essere paragonata a realtà più consone alla sua levatura.

A proposito dell’Unione dei Comuni, noto con piacere che a Sori stanno già cominciando a utilizzare i soldi che la gente di Bogliasco regalerà loro tramite la gentile concessione di Pastorino:

spiega Alberto Benvenuto, assessore ai Lavori Pubblici.
In pratica? “Due progetti riguardano interventi nelle frazioni di Canepa e di Levà. Sono stati redatti dall’Ufficio Tecnico del Comune e prevedono la realizzazione di una nuova cunetta di oltre 400 metri lungo la strada comunale che collega le due frazioni e che servirà a canalizzare meglio le acque meteoriche. Il secondo progetto riguarda la riqualificazione dei percorsi pedonali che attraversano Levà: la nuova pavimentazione sarà in pietra porfiroide a spacco posata ad “opus incerto”, cioè irregolare. Verrà anche interrato l’impianto di illuminazione pubblica e canalizzate le acque”.
Gli altri progetti? “Il terzo, redatto dal geologo Luca Sivori di Genova e dal geometra Alessio Ferreccio di Recco, concerne le strade comunali Levà-Cretti, Sant’Apollinare, Cortino e Lago: qui si interverrà con importanti opere strutturali lungo le scarpate che prevedono interventi di disgaggio, ovvero la rimozione dei massi appesi, e la posa di barriere paramassi e di reti metalliche armate”.
Infine? “Tramite un ampliamento realizzeremo nuovi loculi ed ossari nel cimitero di Capreno e a breve partiremo con la progettazione preliminare per ampliare il cimitero di Sant’Apollinare”.
E per il centro di Sori? “Continuiamo con gli importanti interventi di manutenzione e di miglioramento dell’arredo urbano. Se il bilancio lo permetterà, entro la primavera contiamo di rifare l’area giochi della zona pedonale, che sarà interamente riqualificata”
Non mi piace autocitarmi ma, purtroppo, qualche giorno fa scrissi nel post intitolato "Unione dei Comuni: funzionerà?":
Sono anche interessanti le dichiarazioni relative alla suddivisione degli oneri tra i Comuni partecipanti all’Unione:
in base ai calcoli che avevamo visto viene fuori un onere a carico di Bogliasco e Sori del 36% di queste spese residuali, ed un onere pari al 26% per il comune di Pieve.
Quindi i contributi di Sori e Bogliasco saranno gli stessi e quelli di Pieve Ligure inferiori.
Il dato di fatto è che Sori ha un territorio estremamente più ampio, un numero incredibile di frazioni e di cimiteri perciò o i contribuenti di Bogliasco dovranno partecipare maggiormente per manutenere il vasto territorio sorese o necessariamente saranno diminuiti i servizi a favore del nostro territorio.

domenica 11 gennaio 2015

Unione dei Comuni: funzionerà?



E’ stato scritto un commento che ritengo molto lucido e interessante:
Passate le feste si debbono cercare novita' mediatiche ed il commento fotografa una situazione realistica anche se opinabile in alcuni riferimenti a persone fisiche piuttosto che al PD che sta organizzando le solite primarie.
Manca un argomento fondamentale in tutta la vicenda regionale,come in passato nazionale,delle primarie e cioe' che le stesse dovrebbero seguire quanto previsto dal Codice Civile;se ci sono le elezioni o l'assemblea annuale alla Croce Verde solo i soci possono partecipare.
Se le primarie sono una consultazione a livello di partito ,solo gli iscritti in regola con la tessera 2014 ,dovrebbero partecipare alla scelta del candidato e tale votazione dovrebbe tenersi nella locale sede del PD;invece se le primarie fossero a livello coalizione di partiti solo i tesserati dei vari partiti facenti parte della coalizione dovrebbero votare e gli altri cittadini dovrebbero stare fuori.
Qui invece ci sono primarie che si tengono in un luogo pubblico gestito come proprieta' privata per l'occasione,si chiede ai votanti di presentarsi con la tessera elettorale che e' un documento valido per le vere elezioni politiche gestite dal Ministero dell'Interno,si chiede un pagamento come si fa in Chiesa con le offerte,e quindi si confonde il pubblico con il privato visto che un partito e' un soggetto privato con dei tesserati.
Il fatto che ci siano politici locali sostenitori di un candidato piuttosto di un altro non dovrebbe riguardare piu' di tanto la cittadinanza che aspetta di capire come funzionera' l'area metropolitana e l'unione dei Comuni.

Condivido tutto ciò che è stato scritto e aggiungo che è veramente squallido vedere politici eletti con voti certamente non di sinistra che sperano di salire sul carro di Raffaella Paita creando sconcerto non solo tra chi li ha votati ma anche tra quella parte degli elettori del PD che ritiene che le proprie primarie siano inquinate da questi “estranei”.
In effetti vincoli un po’ più stringenti per poter votare alle primarie sarebbero stati opportuni per evitare di ridicolizzarle e renderle controproducenti.

Sono anche d’accordo sul fatto che non ci riguarda più di tanto se esponenti locali appoggiano uno o l’altro candidato e devo ammettere che l’ho scritto un po’ per fare del gossip un po’ per poter collegare l’argomento delle primarie regionali con la situazione di Bogliasco.

Anch’io penso che ciò che ci deve interessare è principalmente come funzionerà l’Unione dei Comuni del golfo Paradiso e proprio per questo ho fatto quei tre nomi, definiti dall’anonimo in modo molto elegante “opinabili”, per evidenziare quale è l’approccio dell’onorevole-sindaco, a partire dalla composizione del consiglio, verso un ente che a breve acquisirà la maggior parte, se non tutte, le funzioni dei singoli comuni, come confermato Pastorino:

cercheremo di iniziare questo percorso che è lungo perché come sapete, la norma impone ai comuni sotto ai 5.000 abitanti di mettere insieme tutto escludendo l’anagrafe, ma comunque sarà una cosa che la faremo lo stesso, perché comunque anche l’informatica ci aiuterà in questo.
Per essere precisi, non tutti si appiattiscono sulle norme Delrio come dimostra e afferma il sindaco di Pontinvrea su Radio 24:



Comunque, tornando a Bogliasco e al di là dell’ironia e del sarcasmo, siamo seri, non c’erano nella maggioranza consigliare persone più adatte e autorevoli a far parte del consiglio dell’Unione?

Era necessario che Pastorino mortificasse la sua maggioranza imponendo quei nomi?

Lo statuto dell’Unione non è stato reso disponibile per i cittadini ma qualcosa traspare dalle dichiarazioni dell’assessore alla comunicazione del comune di Sori che si comporta come se fosse già la portavoce dell’Unione e dalle affermazioni fatte da Pastorino nel corso del consiglio comunale durante il quale lo Statuto è stato approvato.

Appurato che il baricentro dell’Unione è spostato nettamente (e in modo “opinabile”) verso Sori (“Il primo Consiglio dell’Unione del Golfo Paradiso sarà convocato entro la fine del mese di gennaio e avrà luogo a Sori, sede dell’Unione”) credo che sarebbe opportuno che il quarto consigliere di minoranza (“un ulteriore membro viene designato dai consiglieri di minoranza del consiglio dell’unione, scegliendolo tra i consiglieri di minoranza dei consigli di tutti i comuni che la compongono. - Quindi si farà l’elezione del membro nostro qua, poi, nel primo consiglio dell’unione utile, verrà eletto un quarto membro tra le minoranze di Bogliasco e di Pieve e di Sori”) fosse di Bogliasco perché è facile immaginare che all’interno dell’unione sarà legittimamente compito di ogni consigliere di portare a casa i massimi vantaggi possibili a favore del proprio Comune e, presumo, un consigliere di Bogliasco, se non altro per tornaconto personale, avrebbe maggiormente a cuore gli interessi di Bogliasco di quanto li avrebbe uno di Sori.

Invece si sa che Pastorino darà istruzione alla minoranza di Pieve, costituita da un membro del Circolo PD Bogliasco-Pieve Ligure, di designare un consigliere di Sori.

Non sarà autolesionistico per l’onorevole-sindaco che vola talmente alto da non preoccuparsene ma lo sarà sicuramente per la gente di Bogliasco.

Sulla probabilità che l’Unione dei Comuni si trasformi in un solo comune che, ritengo, recepirà le caratteristiche dell’Unione a partire dalla Sede con i relativi uffici, regalata a Sori nonostante il maggior numero di elettori-contribuenti di Bogliasco, cito l’onorevole-sindaco:

vi posso dire per mia esperienza che all’interno del Parlamento italiano c’è un’opinione più o meno trasversale che riguarda il mio partito, il Movimento 5 Stelle, secondo la quale i comuni piccoli non devono più esistere, nel senso che non dovrebbero esserci, anche lo stesso Cottarelli lo ha detto, nel 2018 dovremmo avere 2.500 comuni, non di più, siamo ottomila e rotti.
Sono anche interessanti le dichiarazioni relative alla suddivisione degli oneri tra i Comuni partecipanti all’Unione:
in base ai calcoli che avevamo visto viene fuori un onere a carico di Bogliasco e Sori del 36% di queste spese residuali, ed un onere pari al 26% per il comune di Pieve.
Quindi i contributi di Sori e Bogliasco saranno gli stessi e quelli di Pieve Ligure inferiori.
Il dato di fatto è che Sori ha un territorio estremamente più ampio, un numero incredibile di frazioni e di cimiteri perciò o i contribuenti di Bogliasco dovranno partecipare maggiormente per manutenere il vasto territorio sorese o necessariamente saranno diminuiti i servizi a favore del nostro territorio.

Per rendere partecipi del lavoro improbo che mi sono assunto e per chiarire (si fa per dire) quali sono le opinioni del Sindaco di Bogliasco sull’Unione dei comuni del Golfo Paradiso, allego integralmente la dichiarazione registrata dell’onorevole-sindaco (era partito bene poi, dopo un paio di frasi, si è leggermente incartato) da cui ho tratto i pochi spunti precedenti (prometto, a chi continuerà a leggere, un regalino):

giovedì 8 gennaio 2015

I cocci del PD e la sedia da tenere calda


Domenica prossima 11 gennaio, dopo un rinvio dovuto al fatto che la data prevista del 21 dicembre 2014 era troppo vicina alla dimostrazione di inefficienza dell’ultima alluvione, i paladini della sinistra ligure (vecchi, nuovi o futuribili, di prima o da tante generazioni) sceglieranno tramite le primarie chi sarà il prossimo presidente della regione Liguria.

A Bogliasco il seggio sarà presso l’atrio della Sala Consigliare di via Vaglio e spero che l’utilizzo dello spazio sarà correttamente remunerato.
 

A proposito delle Primarie ho letto due articoli, uno su Repubblica.it intitolato “L'incubo di un successo per un pugno di voti tra ricorsi e colpi bassi” e un altro su Genova3000 intitolato “La rissa Paita-Cofferati”, nell'ultimo dei quali è scritto quanto segue:
Ma la gente si chiede: possibile che il Pd, che predica il rinnovamento, debba insistere su un personaggio che viene dal Pci falce e martello che sta per compiere 68 anni, che ha già un seggio in Europa e ora lo vuole anche in Regione? Uno che la pensa tutto al contrario di Matteo Renzi. Uno che racconta che lui fa politica per spirito di servizio.
Se dovesse vincere la Paita, poi, avremmo la moglie presidente della Regione Liguria e il marito presidente dell'Autorità Portuale. Non sarebbe un po' troppo?
Di fronte a questo scenario, la base è sconcertata. Non credo che ci sarà la ressa ai seggi dove si vota per le Primarie.
Il segretario Terrile ha poi ricordato che il giorno dopo le primarie si dovrà mettere assieme i cocci del partito. Ma se vincerà Cofferati come si può pensare che poi alle elezioni i seguaci della Paita voteranno per il Cinese, dopo quello che si sono detti?
Aggiungo che Raffaella Paita è candidata dall’attuale presidente Burlando (la cui gestione delle principali competenze regionali, cioè trasporti locali, sanità e tutela del territorio, sono sotto gli occhi di tutti) e che la domanda del giornalista può essere ribaltata: se vincerà Paita come si può pensare che i seguaci di Cofferati voteranno per l’attuale assessore regionale all’ambiente?

Qualcosa mi fa pensare che i cocci dovranno essere messi a posto anche a Bogliasco.

L’onorevole-sindaco Pastorino ha manifestato pubblicamente, come il suo pigmalione Civati, l’appoggio alla candidatura Cofferati.

Invece il giornalista Giovanni Mari, in aspettativa dal Secolo XIX, è il portavoce di Luigi Merlo, presidente dell’autorità portuale di Genova nonché marito e primo sponsor, se si esclude Burlando, di Raffaella Paita.
Il “problema” è che Mari è il figlio dell’influente assessore Laura Oliva.

Tutto ciò è interessante se si pensa alle elezioni comunali della primavera 2016 alle quali Pastorino non parteciperà come candidato sindaco perché avrà concluso due mandati consecutivi e dovrà scegliere un sostituto fidato che per un quinquennio gli tenga calda la poltrona di primo cittadino.

Ho tre suggerimenti pronti, tutti componenti del nuovo Consiglio dell’Unione dei Comuni del Golfo Paradiso.

Se preferirà scegliere un esponente del suo gruppo consigliare potrebbe pensare a Massimo Bombardieri che viene riconosciuto leader da gran parte dei consiglieri della maggioranza comunale, infatti 5 su 8 lo hanno scelto per l’importante incarico di consigliere di maggioranza dell’Unione dei Comuni (cliccare su visualizza il documento).

Se optasse per una scelta border-line, la migliore sarebbe Francesca Ferrarini esponente del SEL di lotta e di governo che ha costituito un gruppo consigliare autonomo, che risulta consigliere di minoranza nel sito del Comune ma che è stata eletta come consigliere di maggioranza nell’Unione dei Comuni (sarei curioso di sapere cosa dice lo Statuto al riguardo).

Se farà una scelta fuori dagli schemi punterà sul consigliere che dovrebbe essere di minoranza di Sori, Fabio Descalzo, che il Sindaco di Bogliasco farà eleggere, come quarto componente della “minoranza” al Consiglio dell’Unione dei Comuni.
Dovrebbe cambiare residenza ma certamente Pastorino non riceverebbe un rifiuto dal compagno di tante battaglie.
Politiche? Ma no! Quelle più importanti: pallonare!