In questi giorni, presso la sala Berto Ferrari, si sta
tenendo un’interessante mostra dedicata all’opera di Giuseppe Pellizza da
Volpedo, l’autore del celebre Il Quarto Stato.
Ad essere sincero è l’unica opera che conosco del pittore
nato in provincia di Alessandria ma mi piace perché è molto evocativa ed
infatti qualche mese fa la utilizzai, leggermente ritoccata, per rappresentare
i membri della Giunta impegnati a promuovere la serrata degli uffici comunali,
nelle intenzioni contro i tagli proposti dal Governo di allora ma in definitiva
contro i cittadini.
Non ho dubbi riguardo l’analisi dal punto di vista artistico
da parte di Raimondo Sirotti, presidente dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di
Genova che Pellizza da Volpedo frequentò.
Per le considerazioni dal punto di vista politico e sociale, invece,
penso che un rappresentante dei Lavoratori sarebbe stato molto adatto perché
avrebbe potuto evidenziare l’attualità del dipinto Il Quarto Stato in un
periodo nel quale i diritti di chi lavora sono calpestati con estrema facilità
come dimostra la situazione dell’Ilva, un'altra circostanza brillantemente gestita
dal Governo dei Professori.
Resta inteso che sono comunque contento che ci sia un
rappresentante dell’ANPI perché un uomo che ha partecipato alla lotta di
Liberazione e che alla sua età, per ovvi motivi deve avere almeno ottant’anni,
ha lo spirito e la forza per svolgere attività divulgativa merita grande
rispetto.