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sabato 20 febbraio 2010

Premio al mugugno












Poiché non sono sufficienti le bacheche, l’Amministrazione Comunale di Bogliasco affigge anche i manifesti, come quello qui rappresentato, facendo una discreta figura … barbina.

Andando all’oggetto del manifesto e cioè il Premio al mugugno, sono convinto che Crozza non fosse il candidato più adatto perché le sue caratteristiche lo portano maggiormente verso la satira che è una cosa diversa infatti, a mio parere, la satira ha un connotato aggressivo mentre il mugugno è fondamentalmente difensivo.

Certo che se avesse voluto adattare la sua performance alla realtà bogliaschina, gli spunti non gli sarebbero certo mancati.


Avrebbe potuto informarsi se tutti i presenti erano lì per proporre un locale inutilizzato (ed inutilizzabile) alla lista di sinistra come “point” di incontro per le prossime elezioni comunali, ingolositi dai benefici ottenuti da chi aveva avuto la stessa idea in occasione delle elezioni passate.

Avrebbe potuto chiedere se invece di pagare l’Università di Genova per sapere che tendenzialmente il deflusso del traffico automobilistico da Bogliasco non avviene passando da Pontetto, non sarebbe stato più proficuo devolvere la stessa somma a favore delle scuole elementari i cui alunni non avrebbero avuto problemi a fornire la stessa notizia dandone anche la motivazione e cioè che le sbarre del passaggio a livello sono troppo spesso abbassate.

Avrebbe potuto ironizzare sulla clamorosa disparità di prezzo che per lo stesso bene (il bollino da utilizzare per i parcheggi per residenti) viene praticato a cittadini di Bogliasco di serie A (quelli delle frazioni) rispetto ai cittadini di serie B (quelli costieri).

Oppure avrebbe potuto commentare la presenza del Presidente della Provincia, Alessandro Repetto,  e del Presidente della Regione, Claudio Burlando, di cui si dice che porti tanta iella, alle spalle della Vergine durante la processione in occasione dei festeggiamenti  per N. S. del Carmine, ricordando che, dopo molti anni, non fu possibile effettuare lo spettacolo pirotecnico a causa della mareggiata e che appena passati i due esponenti politici in via Mazzini all’incrocio con via De Marchi, un’ambulanza della Croce Verde ebbe la necessità di partite costringendo i fedeli  a spostarsi e a interrompere la processione per liberare la strada.

Parlando dello stesso avvenimento avrebbe anche potuto dare voce ai pensieri di tanti che assistettero alla Processione e a cui vennero in mente i versi del grandissimo Fabrizio De Andrè :
“Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un'estrema unzione
il bene effimero della bellezza
la vuole accanto in processione.
E con la Vergine in prima fila
e bocca di rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese
l'amore sacro e l'amor profano.”.

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