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mercoledì 24 agosto 2011

Facebook, spazzamento delle strade e altri disastri

Questo è il resoconto di uno scambio di messaggi avvenuto su Facebook del quale io, assieme ad un’altra ventina di persone di Bogliasco, sono stato destinatario.

Ad onore del Sindaco risulta il fatto (mai negato su questo blog) che è molto disponibile ad ascoltare la gente e, quando possibile, a porre rimedio ai problemi in tempi brevi.



9 agosto 3.39.41
cari amici,Vi invio copia del messaggio che ho inviato al nostro sindaco, prego anche voi, sollecitare lo spostamento orario dello spazzamento, per favorire il quieto vivere e dormire....................................................................................
Caro luca, (…) ti prego di fare qualcosa, in merito a quel maledetto spazzamento meccanico pirata, che avviene ogni mattina dalle quattro alle cinque in via mazzini, considerando l art. 24 commi 3-4 del regolamento comunale gestione r.s.u. approvato con delibera dal consiglio comunale in data 29/6/05, tale operazione di spazzamento avviene non solo non rispettando questi articoli, ma ad un ora indecente non tenendo conto del fatto che a quel ora la gente dorme,e gia la seconda notte che esco in mutande da casa bloccando quel aggeggio infernale, a parte il fatto che dopo il passaggio di quest ultimo,la situazione stradale rimane invariata,in quanto lo sporco rimane sulla strada;unitamente ad altre persone che purtroppo hanno la camera da letto lato strada..ti chiedo di fare spostare l orario spazzamento almeno dopo le sei e mezza..e interromperlo la domenica (giorno festivo)..grazie..ps..se mi fornisci il numero del sig YYY (responsabile di zona),magari una telefonata simpatica gliela faccio pure io..

9 agosto 17.33.45
caro XXX, cari amici, come ho già scritto a XXX nella sua posta, mi auguro che da domani la quiete possa essere giustamente ripristinata. Mi spiace davvero per l'inconveniente davvero increscioso frutto di un rapporto contrattuale con la ditta nuova particolarmente difficile e poco costruttivo. Ho coinvolto i vertici di idealservice e spero, come detto, da domani sia tutto risolto. Questa ditta sta creando non pochi problemi a tutti, specialmente al comune di recco che le ha affidato il servizio oltre un anno fa. Noi, con pieve e sori, li abbiamo da marzo...ma se il buongiorno si vede dal mattino....speriamo di risolvere tutte le magagne! mi scuso ancora con tutti. A presto. Luca

10 agosto 1.33.09
Sono 43 anni che cammino lungo le strade di questo paese fantastico,che amo,con tutti i suoi abitanti..un grazie da me e ZZZ (…),per l immediatezza dell intervento risolutivo.

Però… non manca un “però”.

Per cominciare riporto i due commi del Regolamento GESTIONE RIFIUTI URBANI del Comune di Bogliasco citati in precedenza.

3. Nell' effettuare lo spazzamento delle superfici, gli operatori devono usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare di sollevare polvere e per evitare che vengano ostruiti con detriti i fori delle caditoie stradali.
4. I mezzi meccanici utilizzati devono essere dotati di accorgimenti tecnici tali da contenere il più possibile le emissioni sonore, in modo da scongiurare fenomeni di inquinamento acustico degli spazi urbani.

Già ho dei forti dubbi che venga rispettato il punto 3 e sono convinto che appena terminerà l’effetto dell’anticiclone e arriverà la prima burrasca i tombini non saranno in grado di accogliere l’acqua piovana perché a occhio risultano intasati e la puzza esalata da alcuni di essi conferma l’impressione.

Il punto 4, invece, risulta persino beffardo perché mi sembra che il problema relativo all’orario dello spazzamento rilevato dal concittadino si stia ripresentando e in più, qualche decina di minuti dopo, i rumori dello svuotamento dei cassonetti e dei bidoni in via Mazzini sono accompagnati anche da un noioso bip-bip che proviene dal mezzo adibito al servizio e del quale è veramente difficile comprendere l’utilità.

In conclusione ciò che mi sconcerta nella risposta data dal Sindaco è che la colpa è tutta della Idealservice che presta il suo servizio (male) non solo a Bogliasco ma anche a Pieve e Sori dal mese di marzo e a Recco da un anno.

Quasi che il mal comune fosse un mezzo gaudio.

Se errare nel scegliere una Ditta può essere umano (Recco) perseverare, dopo avere  verificato che tale Ditta (cito testualmente le parole del Sindaco) “sta creando non pochi problemi a tutti, specialmente al comune di recco” ritengo che sia diabolico.

Mi vengono alla mente alcune riflessioni.

L’Idealservice sta operando a Bogliasco ormai da quasi sei mesi. Quanto deve ancora durare il “rodaggio”? O meglio, avrà mai fine?

Ma che santi ha in Paradiso questa Ditta per essere stata preferita ad un’altra che, negli anni passati a Bogliasco, ha creato sicuramente meno disagi?

E’ questa la Ditta che dovrebbe avviare seriamente la raccolta differenziata dei rifiuti a Bogliasco? Temo che gli scongiuri siano d’obbligo.

8 commenti:

  1. Si è vero in via mazzini non si può spazzare alle 5,a quell'ora bisogna farlo in un'altra via..ma fatemi il piacere...

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  2. Sembra che sia il sindaco ad avere scritto che si tratta di un 'inconveniente davvero increscioso'.
    Certo che non può essere la soluzione quella di trasferire l'inconveniente in un'altra via o dall'altro capo della stessa via.

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  3. E'proprio questo il senso della riforma: se i servizi tra i piccoli comuni devono essere associati perchè dobbiamo mantenere tre sindaci?

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  4. Veramente, se non sto prendendo una cantonata, l’articolo 32 del Testo Unico degli Enti Locali (clicca qui per consultarlo) quando fa riferimento alle “Unioni di comuni” non prevede l’eliminazione dei Sindaci che le compongono.
    Anzi prevede che uno dei Sindaci assuma la carica di Presidente dell’Unione:

    Articolo 32
    Unioni di comuni.
    1. Le unioni di comuni sono enti locali costituiti da due o più comuni di norma contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza.
    2. L'atto costitutivo e lo statuto dell'unione sono approvati dai consigli dei comuni partecipanti con le procedure e la maggioranza richieste per le modifiche statutarie. Lo statuto individua gli organi dell'unione e le modalità per la loro costituzione e individua altresì le funzioni svolte dall'unione e le corrispondenti risorse.
    3. Lo statuto deve comunque prevedere il presidente dell'unione scelto tra i sindaci dei comuni interessati e deve prevedere che altri organi siano formati da componenti delle giunte e dei consigli dei comuni associati, garantendo la rappresentanza delle minoranze.

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  5. Certo Bogliaschino, la mia era più una provocazione.
    Il senso è questo: dato che i Comuni più piccoli devono gestire in modo associato i servizi per cercare un minimo di efficienza ed economicità (tra cui la raccolta rifiuti), mi domando perchè occorre avere differenti organi (giunta, consigli e sindaci) quando, nei fatti, la autonomia di ciascuna Comune è praticamente inesistente, almeno nella gestione dei servizi pubblici essenziali.
    Quella che tu citi, l'unione di Comuni, è peraltro una delle forme, forse la più spinta, di collaborazione tra gli enti, che arrivano a creare un soggetto autonomo e distinto dai singoli Comuni, ma non è l'unica.
    Sempre il TUEL ne individua altre (es. la Convenzione, l'esercizio associato di funzioni), mentre negli ultimi anni si è assistito ad una "esplosione" delle società private con partecipazione pubblica per le gestione dei servizi pubblici.

    Nell'ottica dei taglio dei costi andrebbero anche esaminate attentamente queste società private in cui spesso si nascondono sacche di inefficienza e di clientelismo: ad esempio per questi soggetti non vale la regola del concorso pubblico e possono assumere per chiamata diretta. Gli enti spesso usano lo strumento societario per aggirare il blocco delle assunzioni o il patto di stabilità.

    Quindi, tornando alle Province, mi piacerebbe che prima di tagliare il pubblico si andasse anche a ficcare il naso in questi soggetti che spesso nascono sotto l'etichetta della "aprtura al mercato" e della liberalizzazione dei servizi ma che di fatto spesso non sono adeguate alle necessità.

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  6. Sei stato molto chiaro però non son sono sicuro di avere capito come ti comporteresti se potessi decidere tu.
    Manterresti le province eliminando invece i comuni medio-piccoli o, almeno, le società (o cooperative) private ma manovrate dai comuni di cui hai descritto bene le potenziali problematiche?
    In effetti, forse, si razionalizzerebbero le attività ottenendo anche migliori risultati economici.
    Considerando che è evidente che sei informato sull’argomento, ti risulta che Bogliasco (anche in collaborazione con i comuni limitrofi) utilizzi o gestisca società di questo tipo?

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  7. E' molto difficile dare una risposta univoca, anche perchè sarebbe opportuno rivedere l'intero sistema delle autonomie.
    Di sicuro però vedo spesso anche molta inefficienza nel privato ed in particolare di quel privato che vive quasi esclusivamente di soldi pubblici, magari attraverso affidamenti diretti (c.d. in house), senza gara, che sono permessi dalla normativa.
    Io penso che prima di intervenire sugli enti pubblici che, piaccia o meno, hanno comunque delle assemblee elettive, sia meglio intervenire sulle società a partecipazione pubblica totale o di maggioranza o minoranza che invece rappresentano solo se stesse.
    Spesso sono società nate per gestire servizi pubblici o per attività strumentali degli enti (es. in campo informatico), ma quasi sempre diventano dei carrozzoni impresentabili.
    Non so se il Comune di Bogliasco abbia partecipazioni pubbliche però un recente intervento normativo ha limitato, se non mi sbaglio, ad una sola partecipazione societaria i Comuni al di sotto dei 10.000 abitanti.

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  8. I tuoi commenti hanno un profilo così alto che sono quasi fuori luogo in questo blog perché sono privi di qualunquismo (a differenza dei miei) e non sono neanche troppo “politically correct”.
    Sono convinto che sia necessaria una revisione sostanziale del sistema delle Autonome ma resto dell’idea che queste Province siano un ente figlio di un Dio Minore (ad esempio non hanno potere legislativo a differenza delle Regioni e
    infatti Sindaci e Assessori non possono essere consiglieri regionali ma possono essere consiglieri provinciali).
    Tornando alla realtà di Bogliasco pensavo facessi riferimento non solo alle società o associazioni partecipate ufficialmente dai Comuni (casistica probabilmente non presente a Bogliasco) ma anche a quelle che sono formalmente autonome ma a cui i Comuni affidano in modo esclusivo certe funzioni od attività.
    Per quanto riguarda in particolare il futuro della Provincia di Genova e dei Comuni limitrofi è interessante la recente proposta del Presidente uscente, Alessandro Repetto, che ritengo meriti un post dedicato.

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