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giovedì 29 settembre 2016

Il più grande sostenitore

In qualche modo questo post può essere considerato la logica prosecuzione del precedente.

Per chi non sa spiegarsi come certe cose siano potute accadere a Bogliasco, ecco l’articolo pubblicato l’anno scorso su il Secolo XIX on-line (notare l’omonimia tra la “preziosa” collaboratrice in Genova Parcheggi e la componente del Consiglio Direttivo della defunta Rari Nantes):
Genova parcheggi, valzer di assunzioni e stipendi d’oro
21 gennaio 2015 Daniele Grillo
Genova - Agli occhi degli amministratori pubblici che hanno governato la città da metà anni Novanta ad oggi, Genova parcheggi è sempre stata la società “sana” dentro la quale far confluire lavoratori di troppo in altre società della galassia partecipate. Per i poteri - e non solo politici - dominanti, invece, la spa di Blu area è stata anche uno straordinario serbatoio di posti di lavoro.
Ma i tempi sono cambiati, negli ultimi cinque anni la domanda di parcheggi a pagamento è calata del 30% e la società inizia a manifestare, insieme alle prime sofferenze, anche gli evidenti limiti dell’“hardware”: troppi stipendi da pagare (154), e dirigenti “pesanti” non tanto nel numero, quanto nell’entità delle buste paga. Claudio Gavazzi, direttore generale, guadagna 154 mila euro l’anno, mentre gli altri due capi, Franco Schena e Sonia Ferraresi, portano a casa 115 mila euro ciascuno (cifre lorde). Numeri da capogiro, se raffrontati alla grandezza della società e ai trattamenti economici di pari grado in realtà pubbliche più grandi.
Ma quando fu fondata e chi la volle, la società che oggi gestisce il sistema Blu area, le Isole azzurre, le zone a traffico limitato e il car e il bike sharing? Nacque nel 1995, e fu lo stesso Gavazzi, chiamato dall’allora assessore al Bilancio della giunta Sansa, Luigi Luzzati, a porre le basi della nuova avventura. Amministratore delegato di Casacca spa, la società privata che gestiva un porticciolo turistico davanti a piazzale Kennedy, al momento della cessione all’allora ente Fiera trattò non solo il proprio stipendio e il proprio ruolo all’interno della nuova spa comunale, ma anche la possibilità di portare con sé la sua collaboratrice in Casacca, Sonia Ferraresi.
La Ferraresi, ultrà storica della Sampdoria, entra in Genova parcheggi nel ‘96, in qualità di segretaria. È lei a invitare altri esponenti della tifoseria blucerchiata a fare domanda per lavorare in Genova parcheggi. Ne arrivano diversi, dal ‘97 in poi, tra cui il capo ultrà storico, Vincenzo Tirotta, oggi apprezzato funzionario. Lei, Ferraresi, compie un percorso invidiabile, arrivando nel 2008 a ricoprire il ruolo di dirigente. Prima, siamo nel 2000, i dipendenti vicini al mondo Samp fanno conoscere Gavazzi a Enrico Mantovani, allora patron del club. E così il fondatore della spa delle zone blu passa alla Sampdoria. Un’esperienza di due anni, al termine della quale il manager ritorna al timone della sua creatura.
Che nel tempo cresce e cambia pelle, rispetto al progetto degli esordi. La politica è presente, troppo presente, e dopo averle appaltato una fetta consistente di spazio pubblico da vendere come parcheggi a rotazione o per residenti, la usa come contenitore per lavoratori in esubero. In 36, a metà degli anni Duemila, arrivarono da Ami, la bad company creata - e poi liquidata - per far sì che un privato potesse considerare l’idea di acquistare Amt, inguaiata da un passivo ormai insostenibile. Altri lavoratori, prima, la società dovette assorbirli dalla cooperativa alla quale “sottrasse” la gestione dei primi park a pagamento. Gli ultimi ingressi forzati soltanto l’anno scorso, con l’arrivo di due dipendenti Fiera. E così oggi i costi fissi della società, al 90%, sono rappresentati dai salari.


Lo stesso giorno, anche la copia cartacea dava grande rilievo all'argomento.


In particolare è interessante il corsivo:

STIPENDI FARAONICI, RISULTATI IMBARAZZANTI
Genova parcheggi denuncia un passivo milionario. Come mai?
Nel post alluvione, con ammirevole liberalità, non ha fatto pagare la sosta nei quartieri invasi dal fango.
Ora si trova alle prese con un buco di bilancio e con i bilanci non si scherza.
Peccato che, nell’ultimo bilancio di Genova parcheggi, ci siano voci che hanno davvero il sapore di uno scherzo.
La società che per conto del Comune gestisce i parcheggi a pagamento della città incassa 13 milioni all’anno ma a Palazzo Tursi ne versa solo tre. Possibile? Possibilissimo se si tiene conto dello stipendio faraonico dei suoi tre dirigenti (678 mila euro lordi per non si sa quali strategie aziendali: decidere dove mandare i controllori?), dei mille euro settimanali investiti in relazioni pubbliche (decisamente mal spesi a giudicare dalla simpatia che l’azienda suscita fra i cittadini) e dei ben tremila, sempre ogni sette giorni, spesi in studi e consulenze.
Consulenze per che cosa? Per tirare dritte le linee azzurre, blu, bianco-blu dei posteggi?
L’assessore Dagnino dice che è tutto in regola.
Il sindaco Doria, al solito oberatissimo, è in altre faccende affacendato.
Come uscirne? Si potrebbe chiedere una consulenza.
Magari a un automobilista genovese qualunque.
Scommettiamo che sarebbe gratis.
Un commentatore si chiedeva quale sia il capitale sociale di ASD Bogliasco 1951.

A me piacerebbe sapere chi fa parte del suo Consiglio Direttivo,,,

23 commenti:

  1. EVENTO IN PIAZZA DEL 30 SETTEMBRE 2016

    E' SEMPRE IMPORTANTE ORGANIZZARE INCONTRI CON COLORO CHE HANNO AVUTO IMPORTANTI RISULTATI NEI VARI SPORT SIA IL CRICKET,LA PALLANUOTO MA OGGI SEMBRAVA DI ESSERE NEL PAESE DEI BALOCCHI CON PROMESSE DI RISULTATI ANCOR MIGLIORI NEL 2017 MA SENZA DIRE UNA PAROLA SUI PROBLEMI GESTIONALI CHE SI PORTANO DIETRO UN FALLIMENTO SICURAMENTE BEN PILOTATO MA CHE NON FINIRA' A TARALLUCCI E VINO COME TANTI SPERANO.
    COMUNQUE AUGURIAMO GRANDI SODDISFAZIONI AI GIOVANI ATLETI CHE HANNO BISOGNO DI ESEMPI VERI,QUELLI CHE SERVIRANNO LORO NELLA VITA UNA VOLTA LASCIATA LA CALOTTINA,E FORSE ANCHE IL COMUNE DOVREBBE INCLUDERE NELLA CONVENZIONE UN CODICE ETICO AL DI LA DEL DIRITTO SOCIETARIO E DEL CODICE CIVILE

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    1. Su Waterpolo Development Word è scritto così:
      ...
      L’unico rischio, per il nuovo Bogliasco, è quello di perdere qualche giocatore. Non è infatti automatico il passaggio dei cartellini da una società all’altra: i tesserati hanno 30 giorni di tempo per scegliere se “migrare” nel Bogliasco 1951 o accasarsi altrove.
      ...

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    2. Anonimo del 1 ottobre 2016 -Bogliasco 1951

      Eiste sempre la Bogliasco Bene e poi la lobby FIN fara' in modo che se anche un giocatore volesse migrare,non troverebbe una squadra disposta a fare uno sgarbo alla nuova R.N.Bogliasco.

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    3. Anonimo del 1 ottobre 2016-Evento in piazza XXVI Aprile

      Ho firmato un contratto d'affitto del tipo 4+4 ed ho dato una caparra di tre mesi;spero che il Comune abbia chiesto delle fidejussioni alla societa' che e' subentrata alla R.N.Bogliasco visto che l'impianto comunale e cioe' dei cittadini ha un discreto valore ed in caso di danni dovuti a responsabilita' di chi usa in modo continuativo l'impianto,il Comune dovra' essere garantito.Speriamo che non si trattino di fidejussioni con la CARIGE o con il Monte dei Paschi!

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  2. Qualcuno potrebbe spiegare la situazione un po' intricata per i non addetti ai lavori per cui c'e' una societa' Bogliasco 1951 ed una squadra con il nome di Bogliasco Bene.
    Non e' per caso un sistema da scatole cinesi?

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    1. Anonimo del 2 ottobre 2016-Pallanuoto

      Se la Bogliasco Bene si occupa anche dei meno abili,fa del bene alla pallanuoto

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    2. Anonimo del 11 ottobre 2016 ed Anonimi vari sulla Pallanuoto

      Spero che i diversamente abili invitati durante il lungo ponte dell'Immacolata siano riusciti a farsi la doccia prima del distacco della fornitura da parte della Mediterranea delle acque.

      Se la Bogliasco Bene continua con gli standard della vecchia rari Nantes non pagando i fornitori,forse questa nuova societa' non vedra' la fine del 2017.

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  3. E perché non parlare anche della situazione dei campi di calcio?
    Capire certi meccanismi non guasterebbe!!!!

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    1. Anonimo del 3 Ottobre 2016 -Campi di calcio (ex Bogliasco Rapallo)

      Anni fa venne realizzata una tribuna poi mai utilizzata per il trasferimento della squadra a S.Margherita Ligure.
      Chi ha pagato i lavori della tribuna?

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  4. Magari sapere perché una società ha avuto un campo per oltre un anno senza convenzione!

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    1. Anonimo del 7 Ottobre 2016-Campo di calcio

      Non e' che la convenzione e' stata tacitamente prorogata?
      Ma le opposizioni che cosa fanno?ieri c'erano quattro opposizioni,oggi due ma dormono come dei ghiri.

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    2. EVIDENTEMENTE STA BENE ANCHE A LORO?
      mi dicono che l'attuale soc. calcistica abbia origini da una società di Genova.... allora che diritta hanno rispetto ad altri?

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  5. Anonimo del 1 Ottobre 2016-Waterpolo Development Word

    Dal dire al fare c'e' di mezzo il mare e poi la FIN e' una lobby forte...ancora troppo forte.

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  6. evidentemente a Mugugnando il problema calcio non fa presa...... magari indagasse un poco!!!!

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  7. Anonimo del 14.10.2016

    Un tempo c'erano tanti giovani che giocavano al calcio mentre oggi la maggioranza dei giovani (ragazzi e ragazze) giocano a pallanuoto e per questo su Mugugnando scrivono solo genitori con figli che praticano la pallanuoto ,magari convinti di avere un campione non compreso dall'allenatore

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  8. Anonimi vari di Ottobre 2016-Bollettino Parrocchiale

    Sul Bollettino Parrochiale distribuito in questi giorni sono stati riportati i consuntivi della Sagra di San Bernardo e poi quello della Sagra dei Pansoti;ora l'utile della prima sagra e' pari al 15% mentre l'utile della seconda e' pari al 40% ed allora conviene affidare alla Consulta ed al Comune sia l'organizzazione di altre sagre sia un corso di Management per avere risultati economici lusinghieri ad esempio all'asilo Nido del Poggio il cui bilancio sembra zoppicante.
    Inoltre mi auguro che nel 2017 siano messi in bacheca anche altri bilanci di realta' pubbliche o private che utilizzano strutture pubbliche dal calcio al tennis per finire alla nuova societa' che ha acquisito gli asset della fallita R.N.Bogliasco che forse non applico' per troppi anni un vero controllo di gestione altrimenti non avrebbe avuto una fine ingloriosa come quella di ieri.
    Arrivederci al 2017

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    1. tra soldi della pallanuoto e soldi dei campi non ci si capisce più nulla, si dice che nel torbido si pesca meglio ....

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  9. e un bilancio anche dalla squadra del calcio perché no? quanto paga di affitto al comunale? e ai 3 campanili? che convenzione esiste tra comune e Bogliasco calcio? un po' di chiarezza a volte non guasta, forza Sindaco batti un colpo!!!

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  10. Anonimo del 25 ottobre 2016- Squadra di calcio & corsi per bambini e ragazzi

    Corretto! Occorre capire come vengono gestite le strutture di proprieta' comunale sia i campi di calcio (Sampdoria inclusa) sia i campi da tennis;le societa' concessionarie od i club concessionari dovrebbero tirar fuori i bilanci certificati e non solo dei pezzi di carta:troppi furbi hanno campato bene per anni.

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  11. ma senza il riciclo dell'acqua della piscina....potete nuotare tranquilli.....

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    1. Anonimo del 14.12.2016-Piscina

      Forse la soluzione c'e';un allenamento in mare visto che secondo i patiti dei cimenti,l'acqua non e' ancora fredda e poi una doccia alla Caletta e dintorni.
      Aspettiamo ora il fermo-metano dopo il fermo della fornitura dell'acqua!Bogliasco Bene,nome non proprio azzeccato visti questi segni che si dovevano mettere in conto.
      Ma non si vedono persone preoccupate o criticone;tutto va bene!

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  12. Articolo di fondo del 20 dicembre 2016- ATP

    Concordo al 100% ed aggiungo che ci sono altri atti che lasciano dei dubbi a cominciare dall'aumentata cubatura dell'edificio in ritardata costruzione del progetto fondovalle rispetto al disegno messo al termine della copertura di via Cavour,licenze edilizie poco prima delle elezioni di giugno 2016 in via Pontiroli,incluse zone agricole a piano regolatore,San Bernardo & C.La vicenda Autoguidovie Italiane forse avrebbe dovuto essere valutata una volta ristrutturata la scarsa ATP ma a molti piacciono le gestioni fallimentari a cominciare dalla Rari Nantes.

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  13. Articolo di fondo del 20 dicembre 2016- ATP

    Concordo al 100% ed aggiungo che ci sono altri atti che lasciano dei dubbi a cominciare dall'aumentata cubatura dell'edificio in ritardata costruzione del progetto fondovalle rispetto al disegno messo al termine della copertura di via Cavour,licenze edilizie poco prima delle elezioni di giugno 2016 in via Pontiroli,incluse zone agricole a piano regolatore,San Bernardo & C.La vicenda Autoguidovie Italiane forse avrebbe dovuto essere valutata una volta ristrutturata la scarsa ATP ma a molti piacciono le gestioni fallimentari a cominciare dalla Rari Nantes.

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