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giovedì 29 settembre 2016

RARI NANTES fallita? Tutto BENE!


È di questi giorni la notizia della pubblicazione della sentenza per il fallimento della ASD RARI NANTES BOGLIASCO che può essere letta integralmente qui.
 

A parte la voce isolata di singoli disfattisti, i commenti sono, come si dice, improntati al massimo ottimismo.
 

A cominciare dall’articolo pubblicato sul Secolo del 27 settembre:

E continuando, come è ovvio, con il comunicato (cliccare qui) della “nuova” società (a proposito, che tristezza non vedere più la firma della bravissima Giovanna Rosi):
Bogliasco: “Cambio di guardia alla Vassallo, salvi impianti, squadre e lavoro”
Dall’ufficio stampa dell’Asd Bogliasco 1951 riceviamo e pubblichiamo. Di Marco Tripodi
Alla luce dei recenti fatti riportati dalla stampa locale e di settore, ancorché rammaricati per le sorti della Rari Nantes Bogliasco, corre l’obbligo di precisare alcuni aspetti che coinvolgono la società Asd Bogliasco 1951 e di chiarire alcuni passaggi non del tutto correttamente riportati.
Il Comune di Bogliasco ha concesso, con decorrenza 1 luglio 2016 con durata ventennale, a seguito dell’impegno di eseguire importanti lavori di ristrutturazione, la gestione dell’impianto “Gianni Vassallo” alla Asd Bogliasco 1951, in seguito alla rinuncia da parte della Rari Nantes Bogliasco.
Con questo atto il Comune ha inteso tutelare non solo la funzionalità dell’impianto, ma anche i servizi sociali connessi alla piscina e cosa più importante coloro che operano all’interno della piscina e coloro che ne sfruttano l’indotto.
La società Bogliasco 1951, che in una recente assemblea ha nominato un nuovo consiglio direttivo affidando la presidenza a Mirko Prandini e la vicepresidenza a Simona Boasi e Simone Canepa, ha assunto l’onere di portare avanti le attività in atto, in modo da consentire agli atleti di proseguire con l’attività sportiva di alto livello.
A tale scopo si informa che risulta che nella recente riunione di venerdì 23 settembre il consiglio federale della Fin abbia deliberato il passaggio del titolo sportivo dalla Rari Nantes Bogliasco alla Bogliasco 1951, che acquisirà così il diritto a partecipare ai campionati di serie A1, sia maschile che femminile, ed alla Euroleague femminile.
Si resta in attesa di una comunicazione ufficiale da parte della Fin per incontrare ed informare gli atleti ai sensi di quanto previsto dal regolamento organico federale.
Pare opportuno sottolineare che grazie alla presenza della Bogliasco 1951 è possibile oggi garantire alla cittadinanza la funzionalità dell’impianto e sarà impegno della società sviluppare ulteriormente le proposte di corsi ed attività riservate ai suoi associati.
Praticamente si parla della delibera di Giunta Comunale n. 56 del 27/5/2016 (per leggerla, cliccare qui) mediante la quale il Comune concede, senza bando, la gestione della piscina comunale a Bogliasco 1951 accogliendo la sua richiesta pervenuta il 27/4/2016 e che fa seguito alla comunicazione di rinuncia del 26/4/2016, il giorno prima, da parte di Rari Nantes Bogliasco.
Quando si dice la tempestività!


Per giustificare questa modalità di assegnazione un po’ “border-line” è stato richiamato l’articolo 15 del Decreto Legge  25  novembre  2015,  n. 185 (per visualizzare il Decreto completo, cliccare qui), che stabilisce, per quanto ci riguarda:

Art. 15.
Misure urgenti per favorire la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane
1. Ai fini del potenziamento dell’attività sportiva agonistica nazionale e dello sviluppo della relativa cultura in aree svantaggiate e zone periferiche urbane, con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economico sociali e incrementare la sicurezza urbana
, è istituito sullo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Fondo «Sport e Periferie» da trasferire al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). A tal fine è autorizzata la spesa complessiva di 100 milioni di euro nel triennio 2015-2017, di cui 20 milioni nel 2015, 50 milioni di euro nel 2016 e 30 milioni di euro nel 2017.
….
6. Al di fuori degli interventi previsti dal Piano di cui al comma 3, le associazioni e le società sportive senza fini di lucro possono presentare al Comune, sul cui territorio insiste l’impianto sportivo da rigenerare, riqualificare o ammodernare, un progetto preliminare accompagnato da un piano di fattibilità economico finanziaria per la rigenerazione, la riqualificazione e l’ammodernamento e per la successiva gestione con la previsione di un utilizzo teso a favorire l’aggregazione sociale e giovanile. Se il Comune riconosce l’interesse pubblico del progetto affida la gestione gratuita dell’impianto all’associazione o alla società sportiva per una durata proporzionalmente corrispondente al valore dell’intervento.
Da questo stralcio si evince che viviamo in un’area svantaggiata, dove è necessario rimuovere gli squilibri economico sociali e incrementare la sicurezza urbana per potenziare (finalmente, aggiungo) l’attività sportiva agonistica e sviluppare la relativa cultura.
Fare battute sarcastiche sarebbe superfluo.


Andando al concreto, per approfittare di questa “opportunità”, è indispensabile che il Comune riconosca l’interesse pubblico del progetto e del piano di fattibilità economico finanziaria, presentato da società sportiva senza fini di lucro, per la riqualificazione di un impianto sportivo.
Cosa che è avvenuta perché la delibera di Giunta n. 56 afferma che il Comune ha;

Ritenuta meritevole di accoglimento la proposta di fattibilità per la riqualificazione, adeguamento e ammodernamento dell'impianto sportivo dello stadio del nuoto di Bogliasco "G. Vassallo", per un costo complessivo di € 290.000,00 presentato dalla ASD Bogliasco 1951
Tutto bello, tutto BENE.

Però alla delibera non è allegato il piano di fattibilità economico finanziaria e la mia domanda è: chi caccia € 290.000,00?


Presidenza, consiglieri e dirigenti della defunta Rari Nantes, dando credito alla sentenza di fallimento, hanno lasciato alle loro spalle una situazione tragica.


Tralasciamo l’asserzione:

contro l’associazione debitrice é stata emessa una cartella esattoriale di ammontare milionario da parte di Equitalia derivante da un accertamento dell’Agenzia delle Entrate per asseriti introiti non dichiarati nei periodi di imposta 2000 — 2007  
perché sono problemi fiscali non inerenti alla convenzione e, forse, è stata schivata la punizione per inefficienza dell’Agenzia delle Entrate:
non può trarsi argomento di segno opposto dagli accertamenti dell'agenzia delle Entrate per asseriti redditi non dichiarati essendo stati tutti annullati dalle sentenze della commissione tributaria provinciale (per motivi formali inerenti la tardività degli atti di accettamento);
Il problema è che il fallimento è stato dichiarato perché l’associazione ASD RARI NANTES BOGLIASCO, solo con la società IREN GESTIONI ENERGETICHE s.p.a. ha accumulato un debito di € 679.667,27.

Presumendo che non siano le uniche bollette non onorate, alla fine chi sarà chiamato a pagare, appurata l’insolvenza della Rari Nantes?
Ho forti dubbi che i fornitori continuerebbero a dare i loro servizi senza vedere saldati i propri crediti, ammansiti semplicemente dal cambio di denominazione della società.


Nella sentenza si legge anche perché il Tribunale ha ritenuto di considerare la Rari Nantes società a scopo di lucro:

... evidenziando una tendenziale copertura dei costi con i ricavi di esercizio, confermano la sussistenza del lucro in senso oggettivo al quale è collegata la fallibilità dell'associazione;
Se ho capito bene, e sarebbe gravissimo, la contabilità consentirebbe “una tendenziale copertura dei costi con i ricavi di esercizio” ma sono stati comunque accumulati debiti per centinaia di migliaia di euro?
Di chi è la colpa e, altrettanto importante, chi non ha controllato?
Cosa facevano i consiglieri e i dirigenti della Rari Nantes?
E non solo loro, perché una difesa della Rari Nantes è stata che:

c) un rappresentante del Comune di Bogliasco è membro del consiglio direttivo che approva il piano di utilizzo dell'impianto e prende visione del bilancio;
Il sito internet della Rari Nantes è inaccessibile da giorni ma in precedenza riportava l’organigramma della società:

Invece nel comunicato stampa citato all’inizio del post è indicato quanto segue:
La società Bogliasco 1951, che in una recente assemblea ha nominato un nuovo consiglio direttivo affidando la presidenza a Mirko Prandini e la vicepresidenza a Simona Boasi e Simone Canepa,
C’è da restare allibiti: non si conoscono gli altri membri del consiglio direttivo ma mi sembra sufficiente sapere che un vecchio consigliere, esperto di pallanuoto fin dalla sua gioventù in Val Camonica, è stato promosso presidente e un ex dirigente è ora vicepresidente.

 Se questo è l’andazzo non mi stupirei di vedere nel consiglio il vecchio presidente o qualche suo familiare se non addirittura il suo più caro amico (quella che segue è la dichiarazione d’amore di Gavazzi tratta da Facebook e riportata anche in questo post).

Negli ultimi 12 anni Bogliasco è stata la mia seconda e, perché no, prima casa.
In questi anni ho avuto modo di conoscere ed apprezzare Luca Pastorino un uomo ed un sindaco davvero straordinario.
Non so quanto gli abitanti del paese si rendano completamente conto del privilegio di cui godono a vivere una località così è straordinaria e ancor più siano consapevoli di quanto questo giovane uomo abbia fatto per renderla tale.
Io che non abito a Bogliasco ma ho Bogliasco nel cuore sono ammirato e profondamente grato
Grazie Luca !!!
Ti auguro e mi auguro che possa continuare ad amministrare questa perla preziosa assieme a chi ti ha accompagnato in questi lunghi 10 anni
Chissà se ora, alla luce di cosa è accaduto, qualcuno darà un’interpretazione un po’ birichina a questo endorsement fatto prima delle ultime elezioni comunali.

3 commenti:

  1. possibile che ovunque nel bene o nel male ci sia sempredi mezzo il nostro caro Onorevole. Colui il quale dovrebbe essere sempre una grande risorsa risulta sempre il padre e padrone di situazioni, nel bene e nel male sempre poco chiare. Sarebbe opportuno che le chiarisse non in politichese mi auguro per lui e per noi davanti a tutti i cittadini di Bogliasco che alla luce di quanto sopra dovranno "cacciare " del denaro per una situazione giusta nei confronti di atleti e sportivi che frequentano la piscina ma sbagliata per chi la diretta e per chi ha protetto quantomeno non vigilando i dirigenti che pur con tutti i distinguo del caso non hanno saputo gestire la situazione. Insomma alla fine chi paga ? Vivo in Italia da troppo per non pensare che alla fine pagheremo noi.... e ci rimetteranno atleti e sportivi... mentre invece non mi risulta che chi ha fallito è con il cappello in mano in via venti....

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    1. Anonimo del 29 settembre 2016 10:22

      Si potrebbe sapere il capitale sociale della ASD Bogliasco 1951 visto che ha fatto nuovi acquisti di atleti?
      A casa mia prima pago le bollette e dopo ,se mi restano dei soldi,vado in vacanza,qui si privatizzano gli utili e si lasciano al pubblico le perdite come ha insegnato il Prof.R.Prodi all'IRI prima che chiudesse.
      Comunque anche l'IREN avrebbe dovuto chiudere i rubinetti del gas quando il debito era di 100.000,00 euro e forse qualcuno si sarebbe svegliato;evidentemente l'IREN e' sicura che qualcuno paghere' le bollette con gli interessi previsti a contratto (6% anno).
      Comunque il 6 dicembre ne sapremo di piu' con documenti ufficiali e non con il solito vociare senza costrutto

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  2. io vorrei a questo punto che fosse chiarito anche l'accordo con la società sampdoria... siamo sicuri che chi non ha vigilato sulla rari nantes abbia anche fatto un buon accordo per la cittadinanza di bogliasco ?

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