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martedì 22 novembre 2011

Rischio idrogeologico a Bogliasco?

Un commentatore ha segnalato che Levante News ha riportato una interrogazione presentata al prossimo Consiglio comunale di Bogliasco che riguarda il rischio idrogeologico e che inizia così (per leggerla integralmente cliccare QUI ):

In seguito al verificarsi nella nostra Regione di eventi atmosferici catastrofici, dovuti non solo all’intensità degli stessi, ma anche e soprattutto alla carenza (o totale mancanza) di pulizia e manutenzione di alvei e argini dei fiumi e a una scarsa cura del patrimonio boschivo, sorge legittima la preoccupazione che anche nel nostro territorio comunale, in occasione di eventi piovosi importanti, si possano verificare potenziali condizioni di rischio di esondazioni e smottamenti. 
Stante la criticità dell’argomento trattato sopra, si richiede se sia stato attentamente valutato l’impatto ambientale dell’ingente cementificazione che l’Amministrazione intende avviare a breve nel Fondovalle.
 
Nell’interrogazione viene manifestata la logica preoccupazione che coglie tutti soprattutto dopo pochi giorni dagli eventi tragici che hanno colpito le Cinque Terre e Genova in relazione alla situazione attuale (“interessa sapere con che modalità e con che frequenza si stia provvedendo ad un’efficace pulizia dell’alveo e degli argini del torrente dalla vegetazione, che ostacola il naturale deflusso delle acque e della zona foce, che raccoglie nel suo letto detriti e massi di grosse dimensioni; inoltre si chiede di conoscere lo stato di pulizia del tratto di alveo sottostante Via Cavuor e Via dei Mille”) e a quella che si prefigurerà con la cementificazione del Fondovalle che peraltro risulta imminente perché così è stato affermato dal Sindaco in un’intervista apparsa su “Il Secolo XIX” del 2 novembre (come precisato nell’interrogazione).

 
Credo che nessuno ritenga che la realizzazione delle costruzioni nel Fondovalle venga effettuata da pazzi pericolosi senza controlli sul loro operato ma sono anche certo che le stesse convinzioni riguardassero i lavori sul rio Fereggiano (leggere QUI un interessante articolo al riguardo).

 
Nell’interrogazione mi hanno particolarmente colpito due aspetti.

 
Il primo, al quale non avevo pensato, è che si chiedono chiarimenti sulle tutele che verranno messe in atto non solo a fine lavori ma anche durante la cantierizzazione: “Si vogliono conoscere gli accorgimenti tecnici (provvisionali, cioè in fase di cantiere con gli scavi aperti e definitivi, cioè ad opere ultimate)”.

 
Credo che sia un punto importante perché sicuramente si tratterà di lavori che dureranno molti mesi se non anni e non è così improbabile che il maltempo possa  colpire in questo lasso di tempo. 

 
Il secondo è quello dove nell’interrogazione “si propone di subordinare il rilascio di agibilità/abitabilità dell’intervento al collaudo del sistema complessivo di regimazione delle acque superficiali dell’intero comparto“.

 
A causa della mia scarsa competenza davo per scontato che la legge già prevedesse questo tipo di collaudo in modo obbligatorio ma, se non è così, penso anch’io che sia opportuno che l’Amministrazione Comunale lo imponga ai costruttori.

 
Penso che tutti concordino sul fatto che è preferibile effettuare un collaudo non obbligatorio per legge piuttosto che tollerare un potenziale rischio per le cose e soprattutto per le persone.

 
Non resta che attendere le risposte del Sindaco nel corso del prossimo Consiglio Comunale.

5 commenti:

  1. Ma a questa c'è stata risposta?

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  2. L'ho scritto prima: illudersi che questa Amministrazione dia risposte su argomenti importanti sarebbe una speranza utopica.

    RispondiElimina
  3. Riporto il verbale della seduta del Consiglio nel corso del quale è stata discussa l'interrogazione:

    "
    Risponde il Sindaco dichiarandosi innanzitutto, a nome dell’Amministrazione, particolarmente sorpreso del
    fatto che almeno uno tra i firmatari dell’interrogazione parli di “ingente cementificazione che
    l’amministrazione intende avviare a breve nel fondovalle”, dal momento che proprio uno tra i firmatari, il
    consigliere Fossa, rivestiva la carica di Assessore nel ciclo amministrativo 2001-2006 che aveva concordato il
    piano di fondovalle e che, a una settimana dalle elezioni del 2006, aveva sottoscritto l’accordo con il soggetto
    privato attuatore del piano medesimo, vincolando di fatto qualsiasi futuro interlocutore a quella scelta. Il
    Sindaco ribadisce quindi che la sua amministrazione ha soltanto gestito una pratica già avviata e ha
    esclusivamente modificato alcuni aspetti di un piano già approvato, migliorandolo dal punto di vista delle
    opere pubbliche (maggiori parcheggi, migliore viabilità) e degli oneri di urbanizzazione: il sindaco respinge
    quindi i commenti strumentali e fuorvianti da parte della minoranza...segue

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  4. Nel dettaglio, il Sindaco poi afferma che, al di là delle preoccupazioni e interrogazioni che sorgono legittime
    nei giorni immediatamente successivi agli eventi calamitosi che hanno colpito Genova e la Liguria, le opere
    previste nell’alveo del Rio Poggio vanno in realtà a sanare una situazione da sempre difficile e pericolosa, dal
    momento che verrà costruito un argine in sponda destra e in sponda sinistra del rio medesimo al posto di un
    agglomerato di manufatti precari che, ad oggi, costituiscono più di un pericolo per il nostro paese. Il Sindaco,
    oltre a descrivere gli aspetti salienti dell’opera di arginatura del torrente, dichiara che l’assenso a tale progetto
    non rientra nelle competenze del Comune: l’approvazione è infatti stata rilasciata da enti sovra ordinati e
    competenti in materia (parere favorevole del Comitato tecnico di bacino Regionale del 23/09/2010, parere
    favorevole alla procedibilità del Piano Particolareggiato del 02/12/2010 da parte della Provincia di Genova
    con la prescrizione del subordine del rilascio del provvedimento autorizzativo finale alla presentazione del
    progetto definitivo). Pertanto, per quanto riguarda il torrente, le autorizzazioni derivano tutte da enti sovra
    ordinati e sono tutte rispondenti a riscontri positivi riguardo a verifiche puntuali di deflusso di portate di
    piena con tempo di ritorno fino a 200 anni. In ogni caso, la cantierizzazione delle opere è soggetta al rispetto
    di prescrizioni vincolanti impartite dal competente organo di bacino, anche per quanto riguarda la
    regimazione delle acque.
    Per quanto attiene invece la manutenzione, il Sindaco ricorda come la pulizia della parte del torrente a monte
    della ex discarica (sopra i campi da calcio) sia stata eseguita due volte dal 2006 al 2011, così come quella del
    rio Sessarego, che verrà ripetuta a breve grazie all’aiuto dei VAB Bogliasco e del volontariato. Per esperienza
    personale sua e del vice sindaco che innumerevoli volte si sono addentrati al di sotto della copertura del
    torrente alla ricerca di perdite fognarie, il Sindaco afferma che tale tratto di fiume risulta sgombero da
    ostacoli di sorta e caratterizzato da una volta della copertura assolutamente ampia e in grado di consentire il
    normale deflusso delle acque. Questa affermazione non vale invece per la parte terminale del corso del fiume,
    all’altezza del “polmone”, laddove il volume compreso tra il letto del torrente e la copertura risulta molto
    ridotto rispetto al tratto precedente e caratterizzato dalla presenza di detriti e materiale trasportato verso mare
    dalle acque fluviali: l’amministrazione per questo sta commissionando un intervento di pulizia del tratto in
    questione grazie anche a un contributo economico di € 20.000,00 da parte della Provincia.
    Il Consigliere Fracas si dichiara insoddisfatto della risposta sottolineando il fatto che il Sindaco avrebbe
    fornito delucidazioni superficiali in merito e che non avrebbe risposto circa le condizioni di manutenzione del
    canale scolmatore e della tombinatura in zona campi sportivi. Dichiara inoltre che Lui stesso, al posto del
    Sindaco e al di là dei pareri rilasciati a sensi di legge dagli organi competenti, avrebbe insistito per una
    ulteriore verifica delle portate del torrente.
    Il Sindaco, nel sottolineare la sua personale preoccupazione, che va al di là di quella espressa solo sulla carta
    attraverso un’interrogazione, la responsabilità e l’attenzione per un intervento così importante, contesta
    l’affermazione riguardo la superficialità della sua risposta e ribadisce, oltre al controllo circa l’osservanza
    delle prescrizioni impartite dagli organi competenti quali Provincia e Regione, l’impegno suo e
    dell’amministrazione per una puntuale pulizia e manutenzione degli alvei.
    Alle ore 20,00 il Sindaco dichiara chiusa la seduta."

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  5. Prendo atto che il Sindaco di Bogliasco, per sua stessa ammissione, è una figura ornamentale che non prende decisioni (il consigliere Fossa, rivestiva la carica di Assessore nel ciclo amministrativo 2001-2006 che aveva concordato il piano di fondovalle e che, a una settimana dalle elezioni del 2006, aveva sottoscritto l’accordo con il soggetto privato attuatore del piano medesimo) e non può porre condizioni o effettuare controlli (l’assenso a tale progetto non rientra nelle competenze del Comune: l’approvazione è infatti stata rilasciata da enti sovra ordinati e competenti in materia).
    Presumo che gli enti competenti siano gli stessi che hanno verificato i lavori relativi alla “messa in sicurezza” del rio Fereggiano a Genova e che non si erano accorti che lo sbocco del rio nel Bisagno avviene ad angolo retto con la conseguenza che se il livello del Bisagno è alto, il Fereggiano trova un muro d’acqua davanti a sé che impedisce il deflusso e causa le tragedie che si sono viste.
    Una immissione più dolce del Ferraggiano nel Bisagno non avrebbe bloccato lo scorrimento dell’acqua ma anzi, grazie all’azione di trascinamento del fiume principale, l’avrebbe agevolata.
    Per questo motivo, forse, sarebbe positivo se le persone che conoscono i luoghi potessero esprimersi al riguardo.
    Ribadisco ciò che scrissi nel post e cioè che avevano suscitato il mio interesse due passaggi della interrogazione.
    Quello dove si affermava: “Si vogliono conoscere gli accorgimenti tecnici -provvisionali, cioè in fase di cantiere con gli scavi aperti …”.
    Riguardo a questo punto ho capito che dobbiamo sperare che i lavori siano più rapidi del previsto e incrociare le dita confidando che il maltempo conceda una lunghissima tregua.
    Il secondo è quello dove “si propone di subordinare il rilascio di agibilità/abitabilità dell’intervento al collaudo del sistema complessivo di regimazione delle acque superficiali dell’intero comparto“.
    La richiesta era piuttosto chiara ma la risposta non altrettanto: “la cantierizzazione delle opere è soggetta al rispetto di prescrizioni vincolanti impartite dal competente organo di bacino, anche per quanto riguarda la regimazione delle acque”.
    Da ciò che capisco, di richiedere un ulteriore e specifico collaudo non se ne parla proprio.
    Delle due, l’una: o chi ha scritto l’interrogazione è un incompetente che ha proposto un collaudo insensato, oppure il Sindaco che non firma, non decide e non dà il suo assenso ha ritenuto che non fosse il caso di disturbare il manovratore (“il soggetto privato attuatore”).
    Comunque sono soddisfatto dal fatto che siano stati fatti controlli e interventi di pulizia lungo il corso dei nostro corsi d’acqua e che altri ne sono previsti nel punto più critico anche con il contributo economico della Provincia.
    Mi ha lasciato interdetto l’affermazione dove “Il Sindaco ribadisce quindi che la sua amministrazione ha soltanto gestito una pratica già avviata e ha esclusivamente modificato alcuni aspetti di un piano già approvato, migliorandolo dal punto di vista delle opere pubbliche (maggiori parcheggi, migliore viabilità)”.
    A parte che poteva fare a meno di ribadire che conta come il due di fiori con briscola cuori, mi risulta che abbia apportato qualche modifica significativa sull’aumento della cubatura prevista.
    Mi sembra poi una battuta fuori luogo quella relativa alla migliore viabilità.
    Se non avesse rotto con F.S., fossero stati chiusi i passaggi a livello e fosse stata realizzata la prevista uscita da Pontetto senza le forche caudine delle sbarre costantemente abbassate, allora sì che la viabilità a Bogliasco ne avrebbe avuto giovamento.
    Bisogna però dire che le Ferrovie avevano in previsione la costruzione a loro spese di un ascensore dalla piazzetta della stazione verso il cinema e l’asilo “il Girotondo” e ciò forse non avrebbe permesso l’installazione del nuovo pannellone informativo!
    (Fino a quando ci augurerà il Buon Natale?)

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