Martedì 14 agosto, Edoardo Meoli ha firmato un articolo su
Il Secolo XIX riguardante un incontro che si terrà l’11 settembre tra
l’Assessore Regionale allo sport, Gabriele Cascino, e i sindaci di Recco,
Camogli, Sori e Bogliasco avente per oggetto la gestione delle piscine presenti
(e non) nel golfo Paradiso.
Tale riunione fa seguito ad un’altra tenutasi all’inizio del mese di agosto tra i suddetti sindaci ma a cui non ha partecipato, a mio parere
opportunamente, Luca Pastorino, sindaco di Bogliasco.
Se l’appuntamento ha lo scopo di mettere in atto delle
economie di scala tra queste realtà o di chiedere finanziamenti regionali posso
essere d’accordo, anche se, a mio parere, in questo momento le probabilità di
esito positivo riguardo al secondo argomento tendono allo zero.
Forse da Recco vorrebbero una deroga alla legge regionale
che non permette, in assenza del depuratore, non tanto di non costruire una
nuova piscina a norma, quanto opere edilizie come quelle previste nell’area ex
Iml dall’ex patron della Pro Recco, nella speranza che ciò faccia tornare la “passione
per la pallanuoto” al ricco imprenditore con cittadinanza nigeriana.
Comunque non capisco cosa abbiano a che fare il comune di
Bogliasco e la Rari Nantes con gli altri comuni (e le rispettive società pallanuotistiche)
orfani di Gabriele Volpi.
La nostra Amministrazione Comunale, immagino con un grosso
sforzo economico e senza chiedere aiuto agli altri Comuni, ha messo a norma e installato
un indispensabile impianto di aerazione presso piscina comunale “Gianni
Vassallo”.
La Rari Nantes, da parte sua, ha dovuto rinunciare ad alcuni
giocatori prestigiosi tra cui il Capitano, Arnaldo Deserti.
In compenso, anche quest’anno unica società in Italia, ha
piazzato tutte le 6 squadre giovanili maschili e femminili nelle rispettive
finali nazionali e la prima squadra femminile, nella quale è stato dato ampio
spazio alle ragazze del vivaio, è tornata trionfalmente in A1.
Per non parlare delle bravissime ragazze del nuoto
sincronizzato.
Considerando i doverosi spazi destinati alla libera
balneazione mi sembra che l’acqua sia sfruttata adeguatamente e, per citare una
frase di moda, a Bogliasco “i compiti a casa” sono stati svolti scrupolosamente.
Gli interlocutori, invece, chi sono?
Il Comune di Recco che, ritiratosi Volpi, ha bisogno che
qualcun’altro gli finanzi la ricostruzione almeno della piscina di Punta S’Anna
mentre la Pro Recco invece di ridimensionarsi, cerca una piscina da utilizzare
gratuitamente e tessera il centroboa della nazionale vice campione olimpica,
Matteo Aicardi, che ha lasciato il posto al Savona proprio ad Arnaldo Deserti
nonché Stefano Luongo altro giocatore nel giro della Nazionale.
Evidentemente gli Amministratori Comunali di Recco e i
dirigenti della Pro Recco si ritengono dei furbacchioni ma non è detto che a
Bogliasco si debba essere necessariamente dei fessi.
Anche a Sori la piscina era mantenuta in gran parte da Volpi
tramite i soldi, che ora sono venuti a mancare, per l’utilizzo degli spazi
acqua per conto della Pro Recco e presumo che Amministratori e Dirigenti stiano
cercando qualcuno che tolga loro le castagne dal fuoco.
Il Camogli, dimostrando più dignità, ha ipotizzato la rinuncia all’iscrizione al campionato di A1 maschile (su Il Secolo XIX è
ipotizzata l’iscrizione al campionato di serie C con una formazione composta da
giovani del posto) e comunque aveva usato i soldi del magnate in modo più utile
per la crescita del movimento e cioè per
allestire un fortissimo settore giovanile potendosi permettere di reclutare
ragazzi in tutta Italia ed offrire loro alloggio e vitto.
Francamente l’aspetto che mi rattrista di più è proprio la
ricaduta sui ragazzi e le ragazze delle giovanili di scelte e sbagli di cui non
sono responsabili.
Quando sento sproloquiare di chiudere la femminile della Pro
Recco o di gestire un unico settore giovanile in tutto il Golfo Paradiso come
soluzione dei problemi penso alle ragazze di Pro Recco (risultato della fusione
dei settori giovanili femminili di Rapallo e Camogli) e Bogliasco che
quest’anno hanno partecipato a tutte le finali Nazionali (la Pro Recco è campione
under 17) o ai ragazzi di Camogli, Bogliasco e Sori che a settembre si
contenderanno a Ostia il Titolo Italiano nella finale tra le migliori 8 squadre
italiane nell’under 17, la categoria principe della pallanuoto giovanile
italiana.
Che la scelta di Volpi sia definitiva o una provocazione per
poi tornare a portare avanti con maggiore libertà i propri interessi a Recco
(oltre che a Santa Margherita), credo che al Comune di Bogliasco e alla Rari
Nantes, riguardo a questo argomento, convenga tenere il più possibile le
distanze dalle vittime di questo Re Mida al contrario.
di piscine in zona ce ne sono fin troppe. Sono una zavorra per le economie delle amministrazioni comunali, con spese esorbitanti e ricavi irrisori. A vedere una partita di pallanuoto ci saranno si e no 50 persone, se pagassero un biglietto non ci sarebbero nemmeno quelle. Con la vecchia amministrazione Peruzzi la voragine per la piscina di bogliasco era aumentata a dismisura. ditemi qual'è il vantaggio di costruire altri impianti.a nervi la piscina era in condizioni precarie per non dire di peggio nonostante le iniezioni di denaro continue dell'amministrazione. Ora è uno stagno abbandonato che nessun privato vorrebbe Piuttosto che le società si consorzino per diminuire le perdite.
RispondiEliminaRiferimento Anonimo del 19 agosto 2012-12:37
EliminaTutto vero pero' gli effetti che vediamo e paghiamo oggi hanno cause lontane nel tempo diciamo di 40-50 anni fa quando anche la R.N.Quinto non voleva chiedere l'elemosina al Nervi per vecchie ruggini e pensava ad una sua piscina a Quinto al Mare!
La piscina di Bogliasco,inaugurata nel 1971 e realizzata in poco tempo grazie a persone come l'allora sindaco di Bogliascon dott.F.Rosina e l'allora allenatore della Sampdoria Fulvio Bernardini che andarono spesso a Roma (ANAS,CONI e Credito Sportivo)per evitare che il progetto si fermasse in qualche ufficio,nacque vecchia per la mancanza di posteggi in zona,per non aver previsto una copertura sin dall'inizio per poi realizzare l'attuale telone che e' e restera' una soluzione rabberciata nonche' brutta dal punto di vista estetico ma era l'unica possibile per poter utilizzare l'impianto in inverno!
Quanto a pensare di far andare d'accordo le squadre di Recco e di Camogli e' come pensare a far andare d'accordo cani e gatti per cui finche' ci saranno soldi si andra' avanti cosi' e poi si vedra' per il prezzo in aumento del gas metano che un tempo dava una mano mentre oggi allegerisce i bilanci dei gestori e dei Comuni chiamati a pagare le bollette sempre piu' salate.
Oggi occorre ripensare a tutte le attrezzature sportive del Golfo Paradiso fissando dei tetti di spesa a carico della collettivita' e poi il resto deve essere a carico delle societa'sportive.
La piscina di Bogliasco sarebbe dovuta essere rifatta in località impianti sportivi, là dove sorge l'ennesimo campo da calcio, o meglio i due impianti, ormai proprietà del vaticano. L'allora giunta comunale non ha saputo cogliere quella che poteva essere un'opportunità, con uno stadio del nuoto ubicato in un area polivalente, fruibile tutto l'anno, e dove con l'aggiunta di una palestra e altri esercizi sarebbe stato utilizzato da tantissimi atleti e frequentatori. Per il comune di Bogliasco un'opportunità economica, per tanti ragazzi una possibile opportunità di lavoro. invece i cosiddetti "3C" rimangono portafogli non certo per la popolazione di Bogliasco
RispondiEliminaAnonimo del 20 agosto 2012- 13:3
EliminaLo scrivente dimentica un piccolo particolare e cioe' chi avrebbe dovuto pagare la costruzione di una nuova piscina nella zona dei campi sportivi ed ovviamente in quale posto visto che tra Sampdoria,Bogliasco D'Abertis,Tennis Club e 3C le aree disponibili non sono molte.Quanto ai commenti paesani sul comodato per 15 anni all'associazione 3C,credo che forse qualcuno dovrebbe spiegare la vicenda delle squadre di calcio oggi confluite nel Bogliasco D'Abertis che gioca nel campo di Santa Margherita Ligure rendendo inutile la pseudotribuna da poco costruita.
Infine se mai dovesse aumentare ancora il prezzo del gas per riscaldare le piscine dei vari Comuni limitrofi,il prossimo anno potremmo vedere all'ingresso di qualche piscina un bel cartello con scritto CHIUSO.
Il 3C non sarebbe nemmono dovuto esistere, è un privilegio che si è consentito a chi ci ha messo le mani. Non ti preoccupare che una struttura polivalente, funzionante tutto l'anno, compresa di impianto del nuoto e altre attività avrebbe avuto i suoi finanziatori..
RispondiEliminaAnonimo del 27 Agosto 2012 13:41
EliminaIl 3C e' una realta' consolidata dal 2004 e poi nel caso di strutture finanziate dai privati senza l'intervento degli enti pubblici,ci sono rischi come quello che abbiamo visto a Sori con la piscina quasi finita,abbandonata e quasi rottamata per poi ripartire e quindi l'opera e' costata il doppio ed il contribuente ha pagato.
Non ci sono finanziatori-BEFANA a meno di non voler credere alle favole come fece Pinocchio!
perché la piscina nel periodo estivo non viene "spogliata "del telone così da poter essere frequentata dal pubblico?
RispondiEliminaPerchè per motivi di sicurezza non è agibile dal quel punto di vista che intendi tu..
RispondiEliminaAnonimo del 27.8-18:08
RispondiEliminaE chi dovrebbe sostenere i costi dello smontaggio e rimontaggio del telone?
http://www.retelevante.com/2012/09/bogliasco-rischio-infiltrazioni.html
RispondiEliminasbalordito, una fotografia di quello che potrebbe essere accaduto.
EliminaSbalordito di che cosa? il business fa unire anche l'impossibile !
Eliminama se è vero quello che scrive retelevante.com di buccilli e pastorino ci hanno preso per il culo e hanno fatto i loro affari e noi pecore. Grazie Buccilli e grazie capitano
Eliminaanche Bogliasco è come il resto d'italia e forse qualche bel visino si è sporcato di fango seguendo un marpione del non far niente ma viver di sola politica, noi semplici sudditi di Bogliasco possiam solo dire grazie e che qualcuno faccia giustizia se di giustizia abbiam bisogno.
EliminaDon Gallo pensaci tu e lancia i tuoi strali dal palchetto della piazza di bogliasco quando ti premieranno al mugugno..
RispondiEliminaPovera Bogliasco,come sei ridotta male se ti devi affidare a Don gallo ed al suo intervistatore!
RispondiEliminaIl bello e' che tutti accettano passivamente,nessuno reagisce e le tre opposizioni stanno li a fare da ombrelloni e da sdraio a questo conformismo dilagante.
Ma dov'e' finita' la Bogliasco di 50-60 anni fa che le cantavano ai sinistrorsi ?Solo in via Marconi ed i vecchi si rivolteranno nella tomba a vedere questi moderati mollicci e paurosi di oggi incapaci a proporre un'alternativa seria a questi volpacchiotti che con l'ascensore dovrebbero scendere in miniera al Sulcis altro che salire in via Frittallo!A Rodi ci sono gli asinelli che fanno da taxi per chi sta in collina ed a Bogliasco bastava ritornare al passato con dieci somarelli parcheggiati in piazza e pronti a salire in collina
Non condivido molte delle idee dell’anonimo che ricorda con nostalgia i tempi del fez e dell’olio di ricino ma anch’io ho qualche perplessità riguardo la scelta di don Gallo premiato con il Premio al Mugugno (venerdi 14 settembre alle ore 20.30) semplicemente perché il noto iperattivismo del leader della comunità di san Benedetto al Porto è quanto più lontano ci sia dall’accezione comune del termine “mugugno” che è un lamento un po’ indolente. Quella che segue è la definizione tratta da Treccani :
RispondiEliminamugugno s. m. [voce genov. di origine onomatopeica, entrata nell’uso attraverso il linguaggio marin.]. – Brontolio, espressione di scontento e di protesta, prolungata e fastidiosa
Un aspetto a cui penso con raccapriccio è l’intervista che farà l’abituale giornalista di regime.
Per l’audience sarebbe meglio se l’intervista la facesse un altro giornalista che vive a Bogliasco, che ne so, magari il direttore del settimanale cattolico Il Cittadino, don Silvio Grilli.
Nessuna nostalgia ne' del fez ne' di altre cose degli anni '20 del secolo scorso ma solo un po' di rispetto per quei vecchi DC che dal 1945 in poi seppero tenere la barra al centro ed io lo psso ben dire visto che ricordo le elezioni politiche del 18 aprile 1948,il blocco stradale a Bogliasco del 14 luglio 1948 con i portuali che giocavano a pallone sul campo dove poi nel 1950 vennero costruite le scuole e poi le elezioni comunali dal dopoguerra ad oggi.Cito pochi nomi di quel periodo come il sig.Novella ed il sig.Delpiano e spero che le "Storie di Jeri" ricordi con un libro questa storia vissuta lasciando fuori buffoni di regime alla don Gallo
EliminaMa Don Sballo che ha di mugugno? Nulla direi, il mugugno è un'altra cosa..
RispondiEliminaInfatti serve solo a raccogliere la solita intellighenzia paesana
Elimina
RispondiEliminaNon ho letto alcun commento pro o contro l'evento del Mugugno;che cosa vuol dire? che Don Gallo e' stato un flop?