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martedì 24 agosto 2010

Bogliasco, un museo a cielo aperto


A volte mi chiedo perché i turisti internazionali siano maggiormente affascinati dalla Costa Azzurra rispetto alla Riviera Ligure.

Sicuramente oltre Ventimiglia sanno "vendere" meglio il loro "prodotto" e le offerte alberghiere sono più ampie, in particolare nella fascia del turismo medio.

Evidentemente non si possono paragonare le spiagge libere di Villefranche sur Mer, Saint Jean Cap Ferrat, Antibes, Juan les Pins o Golfe Juan con, per esempio, quelle di Bogliasco se non altro perché non vengono chiuse a causa di pericoli inesistenti e perché non esistono rii spesso maleodoranti che inquinano le loro acque, come afferma Lega Ambiente (che, essendo un'associazione notoriamente collocata ideologicamente a sinistra, non credo abbia voluto solo fare un dispetto ad un Sindaco affine da un punto di vista politico).

Sono convinto, però, che il loro asso nella manica sia l'arte moderna.

I musei sono una delle grandi attrazioni culturali della Costa Azzurra.
Ad esempio a Saint Paul de Vence c'è la fondazione Maeght, ad Antibes il museo Picasso, a Biot il museo Fernand Leger, a Saint Tropez il museo de l'Annonciade (che fino al 18 ottobre ospiterà un'esposizione di Amedeo Modigliani), a Mentone il castello trasformato in museo da Jean Cocteau, a Vallauris il museo che ospita La Guerre e La Paix di Picasso, a Nizza, poi, il museo Matisse, il museo Internazionale d'Arte Naἲf "Anatole Jakovsky" e il museo d'Arte Moderna e d'Arte Contemporanea.

Sono perciò felice che l'Amministrazione e in particolare l'Assessore Dino Moretti (che non doveva esserlo, perché al suo posto, con altro incarico, ci dovrebbe stare Vignes), abbiano trasformato il capoluogo del nostro Comune in un museo a cielo aperto.
E' da apprezzare anche la scelta delle "location" delle opere principali: la stazione ferroviaria, vetrina di Bogliasco, e l'edificio delle scuole elementari e medie, per permettere ai nostri ragazzi di crescere apprezzando il "bello".

Non mancano nemmeno esempi di "arte plastica" realizzati secondo i principi della cosiddetta "Arte povera" anch'essi collocati in modo strategico: sulla spiaggia e davanti alla Piscina.


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