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giovedì 18 novembre 2010

Bogliasco non vuole le pale eoliche? Nessuno protesta

Questo è il titolo provocatorio dell'articolo di Franco Crosiglia pubblicato oggi su Il Giornale e che si può leggere in basso, seguito da altri 3 riguardanti lo stesso argomento pubblicati su www.levantenews.it .

 Condivido gran parte di ciò che è scritto ma non la parte dove l'autore afferma "…erano assenti non solo tutte le sigle ambientaliste, da Italia Nostra al Wwf, ma anche i cittadini. E così, mentre a livello nazionale infuria la polemica tra favorevoli e contrari allo sfruttamento dell'energia prodotta dal vento, il sindaco bogliaschino Luca Pastorino (Pd) è riuscito in pochi minuti a far approvare la delibera che di fatto spiana la strada alla società torinese Asja Ambiente Italia per la realizzazione di una «fattoria eolica»  …".

 Non posso esprimermi riguardo alle associazioni per la tutela dell'ambiente ma, per quanto riguarda i cittadini di Bogliasco, credo che sarebbero intervenuti al Consiglio Comunale se fossero stati meglio informati e la stessa cosa sarebbe successa se avessero saputo che si parlava anche della piscina comunale e della Rari Nantes.
 

Mentre capisco (anche se non condivido) l'atteggiamento dell'Amministrazione guidata da Pastorino che è sempre alquanto omertosa riguardo alle iniziative che intraprende (anche perché sa che spesso non sono condivise dalla cittadinanza) e si limita all'affissione dell'ordine del giorno che nessuno legge, sarebbe stato positivo se la minoranza avesse pubblicizzato maggiormente gli importanti argomenti in discussione.

 Io, nel mio piccolo, quando ne sono venuto a conoscenza e perciò tardivamente, ho scritto un post elencando i principali punti dell'Ordine del Giorno.

 Rimane il fatto che è assolutamente inspiegabile il motivo per cui Pier-Luca Pastorino si imbarchi in avventure di questo genere.

 Va bene che disse che avrebbe lasciato "un segno" ma, se è possibile, questi "enormi ventoloni" sono ancora peggio del tunnel che intendeva costruire sopra a via Cavour.

 Partendo dal presupposto che sono assolutamente convinto che lui ami Bogliasco, chi lo consiglia o lo costringe ad accettare questi obbrobri?

Stiamo parlando di un'iniziativa devastante per il paesaggio e anche discutibile nel contenuto.

 Ad esempio quello che segue è uno stralcio tratto dal resoconto di un convegno dal nome 'Il paesaggio sotto attacco. La questione eolica' che si è tenuto l'anno scorso a Palermo:


Secondo l'ex presidente della Repubblica francese, Valéry Giscard d'Estaing :"La verità è che l'eolico ha aggredito il paesaggio europeo in modo clandestino. L'energia c'entra poco o nulla, perché si può produrre con altri metodi altrettanto puliti, a cominciare dal sole. Il problema è che dietro l'eolico c'è una potente lobby finanziaria. Ed è nostro dovere, è un dovere degli uomini liberi smontare questa lobby".
"Il convegno di oggi è molto importante - ha detto l'ex presidente francese - e mi fa piacere essere oggi in Sicilia, terra alla quale sono molto legato, perché un mio avo di origini normanne si trasferì proprio in quest'isola. Il problema dell'eolico riguarda tutta l'Europa. Ciò che oggi serve è l'informazione. In Francia un'alta percentuale di cittadini è favorevole all'eolico. Perché è un'energia pulita. In realtà, non crea ricchezza, non crea posti di lavoro, deturpa il paesaggio e lascia sul territorio tanto cemento. Ricordiamoci che è il sole che riscalda il cuore degli uomini. Il nostro futuro è nell'energia solare".
"Con il convegno di oggi, a Palermo - ha detto il presidente di Italia Nostra, Carlo Ripa di Meana - finisce l'isolamento di chi, da anni, si batte contro gli scempi provocati dalle pale eoliche. Dobbiamo dire basta alla distruzione del paesaggio. E il discorso vale anche per le pale eoliche off shore.
Hanno fatto bene quei Comuni siciliani che si sono opposti alla realizzazione di centrali eoliche in mezzo al mare. Si tratterebbe di altri disastri ambientali".
Di "equivoco tecnologico" ha parlato Carlo Alberto Pinelli, presidente onorario di Mountain Wilderness Italia.
"Il rischio - ha detto - è che interi paesaggi collinari del nostro Paese vengano travolti dalle pale eoliche. Il tutto all'insegna di una scandalosa sproporzione tra costi e benefici. Si distruggerebbe il paesaggio, con la perdita dell'identità culturale di luoghi e persone, per avere in cambio poca energia che potrebbe essere prodotta con altri metodi".
Rosa Filippini, presidente degli Amici della Terra, si è soffermata sulla diseconomicità degli impianti eolici. "Un tipico parco eolico da 10 MW – ha spiegato – richiede 10 torri e 20 ettari di superficie, a fronte di una centrale a gas da 400 MW che occupa circa 5 ettari di superficie. Per generare con l'eolico la stessa quantità di energia elettrica della centrale a gas (3 milioni 20 mila MW all'anno) occorrerebbero mille e 770 torri da 1 MW l'una, occupando circa 3 mila e 500 ettari di superficie".


Inoltre non stiamo parlando del nord della Sardegna o, meglio, delle Canarie: da noi, probabilmente, le pale sarebbero spesso ferme con una resa inferiore anche alla già mediocre media italiana.

Infine desidero manifestare la mia perplessità riguardo ai benefici per la nostra comunità.

Quando ho letto dell'importo di 10 mila euro all'anno ho immediatamente pensato che ci fosse un refuso di uno o due zeri perché non potevo credere che in media ad ogni bogliaschino toccasse il controvalore di un gelato medio-piccolo all'anno (finche l'inflazione non eroderà anche il potere d'acquisto di questi spiccioli).

Tornando al titolo dell'articolo de Il Giornale ("nessuno protesta") penso che sia facile prevedere che se per motivi meno gravi sono sorti comitati e gruppi di protesta presto ne nasceranno anche per boicottare questa realizzazione.



Bogliasco non vuole le pale eoliche? Nessuno protesta
di Franco Crosiglia
Bogliasco si converte all'eolico, ma nel più totale silenzio. Perché martedì sera, durante il consiglio comunale che ha approvato la convenzione per la realizzazione di un parco eolico su Monte Rotondo, erano assenti non solo tutte le sigle ambientaliste, da Italia nostra al Wwf, ma anche i cittadini. E così, mentre a livello nazionale infuria la polemica tra favorevoli e contrari allo sfruttamento dell'energia prodotta dal vento, il sindaco bogliaschino Luca Pastorino (Pd) è riuscito in pochi minuti a far approvare la delibera che di fatto spiana la strada alla società torinese Asja Ambiente Italia per la realizzazione di una «fattoria eolica» su di un terreno privato a ridosso del Monte dell'Uccellatore, nel valico di Pozzuolo e a poche centinaia di metri dai resti dell'ospedale di San Giacomo fondato nel 1208.

«Uno dei più bei panorami della Liguria che deve essere preservato e non certamente distrutto con delle torri di acciaio», interviene il consigliere di opposizione Adelio Peruzzi in risposta a Pastorino che spiega i dettagli della convenzione. «Si tratta di un progetto privato che verrà realizzato su di un'area privata che dal 1997 è stata indicata dalla Regione come idonea allo sfruttamento dell'energia eolica. Anche se l'impianto dovrà ottenere le autorizzazioni paesaggistiche e ambientali dagli enti preposti», premette il sindaco nell'elencare i benefici per il comune: 10 mila euro all'anno per eventi e manifestazione e il 3 per cento dell'energia prodotta.

Mentre la durata sarà di 30 anni rinnovabili di altri 30 a discrezione della società. In tutto 60 anni durante i quali sulla strada panoramica di Bogliasco girerà senza sosta «un numero imprecisato di pale eoliche» spiega il consigliere Serafino Fracas nel constatare come «nella convenzione non vengono indicati né il numero delle pale né le loro dimensioni». Insomma, «un contratto al buio» in cui «l'unica cosa certa sono i contributi che prenderà l'azienda e i certificati verdi che la stessa ditta potrà rivendere sul mercato grazie al decreto Bersani», la considerazione di Federico Fossa(Pdl).

«Il Comune ha preso una decisione che inciderà sul nostro panorama per i prossimi decenni nella più totale indifferenza della popolazione», la delusione dello storico locale Prospero Schiaffino. Anche se Fossa non boccia a priori il progetto: «Io questa operazione l'avrei eventualmente fatta su un'area pubblica e con una gara pubblica ma dopo una attenta valutazione costi-benefici coi cittadini». Che però, per ora, non si sono fatti né vedere né sentire. A parte qualche mugugno sparso nel vento («blowing in the wind», avrebbe detto Bob Dylan) che presto si infrangerà nelle gigantesche pale.



Anche Bogliasco approva le pale eoliche
di Consuelo Pallavicini
Dopo Sori, anche il consiglio comunale di Bogliasco ha approvato a maggioranza la convenzione che affida alla società "Asja Ambiente Italia spa" di Torino  l'installazione di cinque pale eoliche sul monte Cornua, sotto la strada Uscio-Apparizione dove, per 300 metri a valle e a monte,  esiste un vincolo che vieta qualsiasi installazione e costruzione.  Convenzione firmata al buio, poiché non è spiegata la dimensione dei fusti che reggono le pale, né, in decibel,  l'inquinamento acustico prodotto.
E l'impatto ambientale? Spiega il sindaco Luca Pastorino: "Lo valuterà la Provincia. Ci atterremo alle prescrizioni". Ma sembra non ce ne siano. L'opposizione ha chiesto di indire una gara d'appalto tra le ditte interessate all'installazione. Ma la convenzione è quella: prendere o lasciare, a scatola chiusa. Concessione alla ditta per 30 anni più 30. Ma ci sono vantaggi economici che i Comuni, specie quelli piccoli non si lasciano scappare: 10.000 euro l'anno (che tra 30 anni saranno un'inezia) per manifestazioni locali; il 3% del ricavato della produzione e il 3% dei "certificati verdi", vera molla e affare che spinge a collocare le pale; certificati voluti dall'allora ministro Bersani, che le società petrolifere ed elettriche  devono comprare obbligatoriamente per avere licenza di  vendere energie tradizionali.
Si pensa che le pale eoliche sul monte Cornua, lontano dai centri storici di Sori e Bogliasco, non costituiscano impatto; la Provincia lo avrebbe verificato anche dal mare. Ma a differenza delle altre energie alternative, le pale sono un metodo sicuro per rovinare l'ambiente. Le associazioni tipo WWF e Italia Nostra tacciono. I Comuni cercano di far cassa come possono per supplire ai tagli dei finanziamenti e l'occasione dell'energia eolica è ghiotta. A pagare rischia di essere ancora l'ambiente.

Bogliasco: pale eoliche per 60 anni
Stasera, ore 20.45, il consiglio comunale di Bogliasco è chiamato a votare la delibera e la convenzione con la società "Asja Ambiente Italia spa" con sede a Torino in corso Vinzaglio ed uffici a Rivoli in via Invrea. Motivo la concessione di 30 anni + 30 per l'installazione di pale eoliche per lo sfruttamento del vento. Il Comune riceverà 10.000 euro per organizzare eventi locali; il 3 % del ricavato dalla vendita di energia ; il 3% dalla vendita  dei certificati verdi (che acquistano le compagnie petrolifere come ""penitenza" a risarcimento di quanto producono e guadagnano con il loro carburante). Il Comune dovrà favorire ed evitare ogni decisione che possa intralciare lo svolgimento dell'attività: una convenzione – per quanto appaia ad una superficiale lettura – secondo la quale resta vincolato sotto diversi aspetti. Le pale saranno anche installate nei Comuni di Sori e forse Pieve Ligure, sul monte Cornua.
A pagare gli effetti negativi, il grave impatto ambientale e l'inquinamento acustico che le pale producono, saranno tutti i Comuni del Golfo Paradiso. Nessuno si è fino ad oggi levato contro questa discutibile installazione. Ben vengano le energie alternative, ma non quelle che provocano un forte impatto ambientale.

Sori-Bogliasco: pale eoliche sul monte Cornua

di Marco Massa
Altro che parco ambientale lungo la panoramica Uscio-Apparizione. L'assenza di alberi sarà ora compensata dalle rumorose e antiestetiche pale eoliche che sorgeranno sul monte Cornua, in terreno privato che ricade in maniera bipartisan nei Comuni di Sori e Bogliasco. Per il momento le antenne saranno due, ma presto diventeranno almeno cinque. L'iter della pratica va avanti da oltre un anno e martedì approda in consiglio comunale a Bogliasco per l'approvazione. Poi il progetto passerà alla Conferenza dei servizi che – sembra scontato – l'approverà. Per un pugno di euro di risparmio dei due Comuni si sacrifica al guadagno dei privati il paesaggio del Golfo Paradiso. Gli  ambientalisti non si pronunciano.
Il sindaco di Sori Luigino Castagnola spiega con chiarezza la situazione: "La pratica è stata avviata nel 2009 e noi come Comune siamo favorevoli perché avremo  un vantaggio economico con una fornitura di energia alternativa. La ditta che ha installato pale eoliche in diversi punti d'Italia, per quanto riguarda la Liguria ha puntato sul nostro territorio in accordo con il privato che cede i terreni. E' stato collocato un  misuratore di vento che ha rilevato dati incoraggianti. La Provincia ha effettuato rilevamenti dal mare e ha stabilito che le pale non procureranno impatto ambientale. Il permesso tuttavia lo darà la Regione".
Nella zona vi è un vincolo posto dalla legge nazionale che impedisce qualsiasi installazione a trecento metri di distanza a valle e a monte della strada panoramica Uscio-Apparizione, ma sembra che di fronte al risparmio energetico i vincoli non contino. Anche se si rovina il panorama della cornice che cinge il  Golfo Paradiso,  già compromesso dalle antenne Rai del monte di Portofino e da quelle installate su monte Fasce. Al peggio non c'è mai fine.

7 commenti:

  1. Non c'è limite al peggio, il Sindaco Pastorino e i suoi fedeli anzichè tagliare spese inutili e sprechi assurdi, e qui l'elenco sarebbe lungo; per raccattare 10mila miseri euri, che per fare un esempio sarebbero il ricavato di una giornata della sagra del pansoto, mettono alla berlina di speculatori le nostre colline e il nostro paesaggio che avrebbe invece bisogno di una rivalutazione per non essere definitivamente abbandonato.

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  2. In questo caso mi trovo favorevole all'iniziativa del Sindaco Pastorino.Questo sistema di energia rinnovabile ha un impatto decisamente inferiore agli altri e privo totalmente di qualsiasi altra forma di inquinamento. La posizione di questi strumenti per produrre energia non incide minimamente sulla paesaggistica. Peggio i pannelli "solari" che stanno prendendo campo in alcune parti del nord italia, dove spesso occupano spazi di terreni boschivi o coltivabili che verranno per sempre sottratti al verde.

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  3. ma scusate ma il wwf di Bogliasco, i militanti di Italia nostra sempre di Bogliasco e i cacciatori che hanno ben due associazioni una di sinistra ed una della lega stanno tutti a guardare annozero?

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  4. E' una bella domanda alla quale dovrebbero rispondere i responsabili di queste organizzazioni.

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  5. Tanto per chiarire la posizione del WWF liguria il Presidente mi ha comunicato di non saperne nulla!!Inoltre italia nostra nel passato si è occupata dei lavori della facciata di Santa Chiara bloccandoli e facendo spendere molti piu' soldi per il restauro... La cosa peggiore è che tutti ne eravamo all'oscuro, ma perchè? Se fosse stata una bella iniziativa il Sindaco si sarebbe fatto bello con articoli sul giornale ed altro, il secolo xix non ne ha parlato pur con un giornalista accreditato che abita e ha parenti a Bogliasco,perchè hanno scelto il silenzio? Forse era piu' importante la notizia di un ragazzo di bogliasco che nel corso di un arbitraggio si è preso un pugno in faccia (un augurio di pronta guarigione e vogliamo rivederlo sul campo prima possibile naturalmente) ma la vera notizia era l'eolico. Quando sori ha approvato lo stesso progetto sul versante di sori abbiamo letto sul Il secolo xix un articolo di tutto rispetto (22 agosto 2010), ma per Bogliasco nulla. TUTTO MOLTO STRANO non trovate????

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  6. Scusa anonimo, ma mi sembra che tu faccia un pò di confusione, paragonando un articolo di cronaca con le problematiche relative al territorio,e comunque se credi che le notizie relative all'attività del Comune debbano passare da un quotidiano e non invece tramite riunioni periodiche dell'amministrazione sei fuori strada. Riguardo alle pale eoliche, io da semplice abitante dico che hanno una funzione positiva,non verranno posizionate certo vicino ai paesi e forniranno energia pulita. Estetica? Se guardiamo i nostri monti nemmeno quei possenti tralicci elettrici sono esteticamente belli. Una volta avevamo le teleferiche (strafie), in futuro avremo le pale eoliche, segno dei tempi che cambiano. Io sono invece preoccupato per un territorio sempre più massacrato dalla cementificazione, per una strada, quella delle frazioni sempre più impercorribile,sono dispiaciuto dal fatto che siamo diventati il dormitorio di lusso di Genova, senza più vita sociale e con i negozi (sempre meno) che alle 6 abbassano le serrande, sono avvilito perchè fra qualche anno se non si prendono provvedimenti urgenti metteremo sdraio e asciugamani sul marciapiedi di via Mazzini perchè spiaggia non ce ne sarà più.Questi a mio avviso sono temi su cui riflettere...

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  7. Nulla da dire sull'eolico anzi da promuovere, infatti se rileggi tutti i commenti non sono indirizzati all'argomento eolico si o no ma tutt'altro.Un eolico che porti vantaggi al comune e in seconda battuta a tutti noi cittadini residenti è una scelta premiante e non discutibile, e non accontentarsi di briciole per favorire un'operazione di un privato, perchè è di questo che si tratta, che vedrà Bogliasco come al solito utilizzata e cementificata con un vantaggio di privati. Cementificata perchè per costruire una centrale eolica pensa alle strade cosiddette di cantiere/ di penetrazione che dovranno costruirsi , pensa agli scavi per porre i cavidotti.Ma scusa me se non ci guadagnano quasi niente (un gelato a testa all'anno) come puoi essere contento? un operazione dove il comune è solo un attore secondario che deve subire una grande multinazionale, il comune ha le carte per giocarsi un' operazione sull'eolico a vantaggio della collettività come attore principale, perchè non fare un project financing, perche non fare il progetto e bandirlo al miglior offerente. Vai a vedere sul sito della Società Asja e ti renderai chi abbiamo assecondato e perchè?. Poi consiglio a tutti di guardare la trasmissione REPORT DI DOMENICA che parlerà dell'eolico del grande bluff e della speculazione che c'è sotto.La funzione positiva dell'eolico di cui parli sarebbe ottima ma solo se il comune fosse l'attore principale, il promotore e che avesse un ritorno in fatto di bollette per ciascuno di noi.Per quanto riguarda la polemica del quotidiano mi sembra corretta perchè ogni volta che gli tira un pelo il Sindaco è sul giornale ma in questo caso ha preferito un basso profilo forse per evitare danni di immagine. Ma se l'iniziativa è così lodevole perchè non comunicarla?Le riunioni periodiche di cui parli sono lodevoli ma mi sembra che l'amministrazione comunali non ci senta e non se ne sono viste, soprattutto considera che a breve si dice al bar parta il fondo valle e nessuno anche li sa cosa ci sarà. Lo vedremo sul disegno nel cartello con cui si vendereranno le case...Ci sono si tanti provvedimenti urgenti ma la cosa piu' importante è comunciare , dire apertamente cosa si intende fare e non dirlo a cose fatte, il fattoè che presentare una'iniziativa bella che pronta è diverso che presentare un'idea e chiedere ai cittadini cosa ne pensano prima di agire e non poter piu' tornare indietro. la spiaggia hai ragione, ma l'inerzia e lentezza nell'agire ci ha portato in questa situazione,le uniche iniziative che l'amministrazione sembra sostenere sono quelle private e ciò fa pensare a una grande incapacità di programmare e una mancanza di idee che ci ha danneggiato.Per concludere si i tralicci non sono belli ma devono essere di esempio per non commettere nuovamente errori del genere.Le pale eoliche sono il segno dei tempi hai ragione ma un sacrificio di tutti noi deve pur essere premiato con qualcosa, non ci basta dire abbiamo anche noi delle pale eoliche, peccato che sono di privati e non ci guadagniamo nulla.Il segno dei tempi non è avere inc asa delle pale eoliche ma sfruttare, noi di Bogliasco, l'energia alternativa.RICORDATE DI GUARDARE REPORT DOMENICA.

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