Speremmu ben ...

Alcuni commenti hanno citato la recente assemblea pubblica riguardante la cantierizzazione per la cementificazione del fondovalle durante la quale il Sindaco ha manifestato il suo entusiasmo ripetendo più volte la sua poca passione per il cemento e che quando è capitato tra le sue mani il progetto era un “cavallo in corsa” lungo “un percorso già intrapreso” .

In particolare un commentatore ha scritto:

“Evidentemente va tutto bene anche a coloro che hanno ricevuto la visita in casa dei periti della Soc. Alga che si sta mettendo al vento contro eventuali future richieste di danni alle abitazioni esistenti in via Sessarego ed in via Cavour. Pero' chi fara' la perizia ai beni comunali e provinciali quali le strade di via Cavour e via Sessarego a valle ed a monte delle aree di intervento?”

Effettivamente l’architetto ha relazionato affermando che i controlli sulle abitazioni effettuati nei giorni scorsi sono stati effettuati da una società “terza” certificata e sono stati imposti dall’impresa assicuratrice per evitare successive controversie relative ad eventuali crepe o altri danni ma non ha fatto cenno all’aspetto suggerito dal commentatore.
Anzi, quando un esperto come l’ex-assessore Ferrarini ha posto una domanda riguardante i possibili cedimenti del piano stradale al passaggio degli innumerevoli mezzi pesanti (non sarebbe una novità) l’architetto è apparso tra l’infastidito e il perplesso.
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Alcuni astanti hanno fatto notare che nel passato la costa sovrastante l’area ex-Edisabema fino a via Marconi era stata oggetto di frane ma il Sindaco ha rassicurato che ai tempi dell’amministrazione Peruzzi l’area era stata oggetto di consolidamento tramite palificazione.
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Essendo l’argomento principale dell’assemblea, l’architetto e il Sindaco Pastorino si sono parecchio soffermati sulla viabilità durante i TRE ANNI previsti per la conclusione dei lavori, ovviamente se non ci sarà alcun intoppo.
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A tal riguardo hanno affermato che in una prima fase il percorso della strada in uscita da Bogliasco da via Cavour resterà invariato o quasi, continuando a immettersi in via Sessarego dalla cosiddetta “curva della sabbia” mentre in un secondo tempo la curva verrà semplicemente spostata qualche centinaio di metri a monte per permettere il proseguimento dei lavori ma ciò non interromperà neppure per un giorno la viabilità lungo questo percorso in uscita da Bogliasco che peraltro è l’unico senza lo sbarramento dei passaggi a livello.
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E’ stato spiegato con dovizia di particolari che via Sessarego a monte della “curva della sabbia”, a regime, sarà molto più larga agevolando perciò la viabilità ma hanno trascurato di accennare al tratto iniziale di via Sessarego all’incrocio con Aurelia, di larghezza ridotta senza possibilità di rimedio, che per TRE ANNI verrà percorso da un numero imprecisato (ma sicuramente molto elevato) di mezzi pesanti e non hanno nemmeno ricordato la bislacca rotatoria sull’Aurelia all’incrocio con via Marconi che prevede che i mezzi pesanti provenienti da Genova vi effettuino una inversione a U prima di imboccare via Sessarego.
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Il Sindaco ha raccontato che a regime ci sarà un saldo attivo di circa 40 posti auto che si ottengono facendo la somma algebrica tra l’ottantina di posti auto che si perderanno subito e i centoventi che ci saranno in un futuro sulla “piastra” (situata in posizione sopraelevata rispetto a dove era ubicata la ex-Edilsabema) collegata tramite un ponte sovrastante il rio Poggio al resto degli edifici.
Il sindaco ha anche ipotizzato la costruzione di un ulteriore silos in un ulteriore futuro.
Peccato che riguardo al problema contingente dei settanta/ottanta posti persi immediatamente, per due o tre anni, non sia stata fatta alcuna proposta che andasse oltre le ipotesi velleitarie.
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Il sindaco ha rassicurato che le nuove abitazioni saranno fornite di box privati per cui non aggraveranno il problema del parcheggio.
Le decine di nuovi abitanti probabilmente non utilizzeranno nemmeno la scuola materna, gli uffici comunali, l’ambulatorio medico, l’ufficio postale, ecc.
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Mi chiedo solo se, almeno, c’è qualche rimpianto per non avere voluto a suo tempo chiudere i passaggi a livello accettando le generose offerte di FS, cosa che ora ci permetterebbe di uscire da Bogliasco verso Pieve senza dover percorrere magari più volte al giorno la via crucis che si verrà a creare tra via Cavour e via Sessarego (basta pensare al colore con cui brillerà sempre più spesso il semaforo in fondo a via Cavour).