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domenica 23 maggio 2010

Una rotonda sull'Aurelia

Purtroppo la canzone portata al successo da Fred Bongusto non c’entra.

C’entrano molto, invece, le considerazioni dell’Assessore Pini Prato riguardanti la sistemazione dell’area del Fondovalle che si possono leggere sull’opuscolo “Bogliasco In forma”.

Si tratta di un articolo lungo una pagina e mezza nel quale si afferma che verrà sostanzialmente realizzato il progetto della precedente Amministrazione di centro-destra, in peggio.


A mio parere il punto critico del progetto dell’Amministrazione precedente era la “strettoia” di via Sessarego a ridosso con l’incrocio con l’Aurelia ma il cosiddetto nuovo progetto non risolve la questione perché tenere aperto (quando lo è) il passaggio a livello accanto alla stazione ferroviaria non allevia più di tanto il problema in quanto già ora i mezzi più grandi che non possono transitare da via De Marchi a causa della loro altezza percorrono via Sessarego e usano il semaforo a chiamata.

La differenza sostanziale tra i due progetti è la scelta di non chiudere i passaggi a livello e quindi di non usufruire dei finanziamenti dalle Ferrovie con la conseguente impossibilità di prevedere una via d’uscita da Bogliasco verso Pieve Ligure evitando l’attuale spada di Damocle delle sbarre abbassate.
Peraltro la suddetta soluzione avrebbe anche permesso di applicare in Via Mazzini la viabilità a senso unico da ponente a levante razionalizzando il traffico e, probabilmente, dando la possibilità di realizzare anche qualche parcheggio aggiuntivo.


L’aspetto più stravagante del nuovo progetto è l’idea di realizzare una rotatoria (quella del titolo) sull’Aurelia in corrispondenza di via Marconi.
La prima cosa che mi ha stupito è stata la precisazione che avrà un diametro di 25 metri.


Ho voluto dare un’occhiata sul posto e ho concluso che l’affermazione dell’Assessore rientra in quello che i latini definivano “excusatio non petita, accusatio manifesta” e cioè che abbia voluto giustificarsi in anticipo sapendo che lo spazio a disposizione non è adatto per la realizzazione di quest’opera.




Evidentemente non si può pensare ad una rotatoria tradizionale con al centro, ad esempio, un’aiuola e un lampione che illumini l’incrocio e, perciò, dovranno limitarsi ad un cerchio dipinto sul selciato che sarà necessariamente transitabile per permettere il passaggio dei mezzi pesanti.
Anche adottando questa soluzione, però, bisogna pensare alla viabilità che interesserà la “rotonda” che non sarà limitata alle centinaia di mezzi di ogni dimensione che percorrono quotidianamente l’Aurelia ma riguarderà anche i mezzi pesanti che ci transiteranno per imboccare via Marconi diretti alla nuova ubicazione della Edilsabema e tutti coloro che vorranno immettersi in via Sessarego provenendo da Genova che, per fare questo, dovranno fare un’inversione ad “U” sulla rotatoria.

Prevedo che, per realizzarla, la prima cosa ad essere rimossa sarà la fermata per l’autobus extraurbano diretto a levante perché sarebbe troppo a ridosso del rondò ma non riesco a capire dove verrà trasferita (se verrà trasferita e non semplicemente abolita).
Poi verranno eliminati diversi parcheggi lungo l’Aurelia e almeno il marciapiede sul lato a monte della stessa strada per cercare di ottenere lo spazio necessario a tracciare la “rotonda”.
Se lo spazio non fosse ancora sufficiente, allora potrebbero utilizzare una parte della carreggiata di via Marconi che essendo in salita darebbe origine alla prima rotatoria parabolica in Italia e farebbe il paio in quanto a rarità, a Bogliasco, con gli unici passaggi a livello superstiti in tutta la Riviera di Levante.

Leggendo le dichiarazioni di Pini Prato, la mia impressione è che più che la viabilità il principale interesse di Sindaco e Assessore sia quello di costituire “un’area commerciale di media distribuzione”, quel tipo di esercizio commerciale che prende tecnicamente il nome di “superette", praticamente la definizione di un Minimercato COOP.

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