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lunedì 21 febbraio 2011

Aria di Bogliasco

Su Levantenews è stato pubblicato il seguente articolo, presumibilmente dettato dal Segretario della Lega Nord di Bogliasco, il cavaliere Angelo Celle, intitolato: La Lega agli iscritti: “Stop a trattative con il Pdl”.

Ordine tassativo della Lega Nord agli iscritti: “Sospendete per quindici giorni ogni eventuale trattativa col Pdl”. La Lega ha una struttura gerarchica molto seria. La decisione presa dagli Stati generali del partito e presumibilmente da Bossi in persona, è rimbalzata nelle varie segreterie regionali e quindi provinciali. Che cosa significa: una possibile rottura con Berlusconi? A Bogliasco, il segretario cittadino Angelo Celle aveva anticipato con grande intuito la strategia messa ora in campo dal Senatur.

E’ un articolo dal contenuto scioccante infatti prelude ad una probabile caduta del Governo e all’impossibilità di comporre liste unitarie del centrodestra in amministrazioni dell’importanza del Comune di Milano!
 

Grande scoop per il cavaliere Angelo Celle e anche per Levantenews ma grande delusione per me quando non sono riuscito a trovare alcuna traccia di detta notizia su nessun organo di informazione e neppure sul sito della Lega Nord.
 

Ho fatto alcune ipotesi: o il cavaliere Celle davvero si crede anche lui un novello Napoleone che può dettare la linea politica alla Lega e a Bossi, oppure colto da un tardivo impeto di goliardia ha deciso di prendere in giro tutti, oppure qualcuno ha preso per i fondelli lui facendogli fare un’altra figura ridicola dopo quella di cercare candidati per le elezioni comunali su Facebook.
 

A dire la verità credo che ci sia un’alternativa e cioè che causa di tutto sia nell’aria che si respira a Bogliasco.
 

Non posso infatti credere che sia casuale che in così poco tempo il cavaliere Celle cominci a cioccare, Luca Pastorino altrettanto (dalla violazione della “zona rossa” di Recco all’auto-invito alla recita teatrale che si terrà il giorno delle elezioni) e Gian Luca Buccilli pure (illudere mezzo Bogliasco di poter essere una alternativa all’attuale Amministrazione di Bogliasco e poi andarsene, infatuato da un  movimento politico nato morto come quello di Fini e Bocchino).

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