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venerdì 25 febbraio 2011

Le stategie del cavaliere

Pare proprio che il cavaliere Angelo Celle voglia presentare la propria lista con il simbolo della Lega.

Apparentemente è un’idea sciocca perché, evidentemente, non può portare alla vittoria su Luca Pastorino.

Forse il suo obiettivo è un altro, quello di poter portare il vessillo verde della Lega al consiglio comunale di Bogliasco, fosse anche in qualità di unico consigliere di minoranza, e il modo più semplice per farlo è di candidarsi come Sindaco.

Secondo me, però, il cavaliere Angelo Celle ha fatto i conti senza l’oste.

La discriminante perché possa ottenere il suo scopo è se quelli che non ne possono più di Luca Pastorino e che non impazziscono per gli “ideali” di Bossi presenteranno comunque una lista.
 
Se così fosse mi sembra scontato che tale lista non vincerebbe ma rappresenterebbe sicuramente in modo migliore gli insoddisfatti dalla attuale Amministrazione rispetto ai “leghisti”.

Fatte queste considerazioni bisogna anche aggiungere che, in base alle nuove leggi, il numero dei consiglieri comunali è diminuito e a Bogliasco quelli di minoranza saranno, in tutto, solo 4.

Ragionevolmente, perciò, quello espresso dalla lista della Lega sarebbe uno solo, il capolista candidato Sindaco.

Vorrei sapere quali saranno i paladini di Alberto da Giussano che accetteranno di sputtanarsi, di farsi il mazzo, di sprecare tempo e denaro solo con lo scopo di far diventare consigliere di minoranza il cavaliere Angelo Celle (poi, se gli verrà un po’ di bronchite, magari neanche affronterà l’impervio tragitto tra casa sua e la sede del Consiglio Comunale come fece in occasione della sua recente investitura di consigliere in quanto riserva della riserva dopo le dimissioni di Elvana Tassinari).

Il fatto però è che se la lista della Lega non presenterà alcun nome di prestigio e verrà fatta tanto per essere fatta, componendola con qualche kamikaze e con tappabuchi provenienti da fuori Bogliasco, il suo peso sarà, più o meno, quello che ha avuto in occasione delle recenti regionali: 200 voti.

E’ perciò interessante conoscere le regole per l’elezione del Sindaco e, in particolare, sapere come avviene il riparto dei consiglieri di minoranza, nei comuni sotto i 15.000 abitanti, in base ai voti ottenuti dalle liste di appartenenza (fonte Ministero dell’Interno):

Come si eleggono il sindaco e il consiglio nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti(art. 71, Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267)
L’elezione del sindaco e del consiglio è contestuale.
Ogni candidato sindaco è collegato ad una lista di candidati a consigliere comunale.
E’ eletto il candidato sindaco che ha ottenuto il maggior numero di voti; in caso di parità si procede ad un turno di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti; in caso di ulteriore parità viene eletto il più anziano di età.
Alla lista vengono assegnati tanti voti quanti sono quelli attribuiti al candidato sindaco collegato.
Alla lista del candidato sindaco eletto sono attribuiti i 2/3 dei seggi assegnati al consiglio, i restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente tra le altre liste con il metodo d’Hondt. A tal fine, si divide la cifra elettorale di ciascuna lista successivamente per 1, 2, 3 . . . . fino alla concorrenza dei seggi da assegnare.Tra i quozienti così ottenuti, disposti in una graduatoria decrescente, vengono scelti i quozienti più alti in numero uguale a quello dei seggi da assegnare. A parità di quoziente, il seggio viene attribuito alla lista che ha ottenuto la cifra elettorale maggiore; a parità di quest’ultima si procede per sorteggio.
Nell’ambito di ciascuna lista, i candidati vengono eletti consiglieri secondo l’ordine delle cifre individuali, costituite dalla cifra di lista aumentata dei voti di preferenza; a parità di cifra, secondo l’ordine di presentazione nella lista; il primo seggio di ciascuna delle liste di minoranza è attribuito al candidato sindaco collegato non eletto.

Applichiamo queste regole alla ipotetica realtà di Bogliasco:

  • Pastorino, grazie all’intransigenza del cavaliere Angelo Celle vincerà a mani basse e otterrà 8 consiglieri oltre a sé stesso (2/3 di 12).
  • I consiglieri di minoranza saranno 4 (1/3 di 12)
  • Vediamo come si applica il metodo d’Hondt per il riparto dei consiglieri di minoranza (è meno complicato di quanto sembri) usando come esempio cosa accadde in occasione delle elezioni scorse quando la lista di Adelio Peruzzi ottenne 4 consiglieri, quella di Serafino Fracas un consigliere (sé stesso) e quella di Gisella Dapueto nessuno (in grassetto i quozienti che hanno permesso l’elezione):

/1
/2
/3
/4
/5
Adelio Peruzzi
1.160
580
387
290
232
Serafino Fracas
246
123
82
62
49
Gisella Dapueto
160
80
53
40
32
  • Ipotizziamo, per elezioni di quest’anno, 2 liste perdenti con nomi di fantasia (“Celle per i leghisti” e “Fermiamo Pastorino”)
  • Quanti voti potrebbe raccogliere la seconda lista (quella non leghista)? Non è facile dirlo. Si può partire dai voti raccolti dalla Lista di Adelio Peruzzi alle elezioni scorse (1.160), depurarli dalle preferenze allora raccolte dal cavaliere Angelo Celle (62) e aggiungerci almeno una quota dei voti raccolti dalle liste di Serafino Fracas (246) e Gisella Dapueto (160). Forse un’ipotesi di 1.200/1.250 voti non sarebbe azzardata.
  • Vediamo, per elezioni di quest’anno, come si applicherebbe il metodo d’Hondt per il riparto dei consiglieri di minoranza in base ai dati precedenti:

/1
/2
/3
/4
Fermiamo Pastorino
1.200
600
400
300
Celle per i leghisti
?   





Se le ipotesi suddette fossero corrette verrebbe da farsi una domanda: è così scontato che la lista della Lega raccoglierebbe più di 300 voti che permetterebbero di eleggere almeno il cavaliere Angelo Celle come consigliere di minoranza?

E allora, vale la pena di assumersi la responsabilità politica di regalare una seconda occasione a Luca Pastorino senza neppure giocarsela, rischiando di far restare il Carroccio comunque fuori dal consiglio comunale?

8 commenti:

  1. è una elaborazione quasi fantascientifica,tratta dalla "solitudine dei numeri primi".Interessante per i cittadini che vanno a votare ,ma non hanno dimestichezza con le elaborazioni matematiche.
    Personalmente abbasserei il targhet dei risultati equiparandolo ai risultati delle ultime elezioni regionali.Lascerei le differenze al sicuro aumento dell'astensionismo che purtroppo ci sarà.Provaci ancora Sam !

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  2. Con Buccilli candidato del centro destra,e unico uomo capace di cambiare il volto obsoleto e in lento degrado di Bogliasco, questa giunta uscente sarebbe stata spazzata via senza mezzi termini. Il quadro attuale invece, disegna una realtà dove a frantumarsi è proprio l'opposizione, un esercito di generali senza truppa

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  3. Credo che si tratti del commento "tranchant" di uno quelli che una volta si autodefinivano "celoduristi" (poi hanno smesso di usare questo appellativo, evidentemente il tempo passa per tutti).
    Apprezzo molto la dote della sintesi ma, francamente, mi sono piaciuti di più i due commenti precedenti che hanno dato maggiore importanza alla sostanza (criticando le mie parole e pure ironizzando) e meno a quel filo di sarcasmo che anche un animo semplice come l'ultimo commentatore è riuscito a cogliere.

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  4. Tutti i commenti fino ad ora "postati" sono sicuramente interessanti ma è bene precisare alcune considerazioni ancor ataciute dai più. Il livello di "mugugno" contro l'attuale amministrazione è elevato però a tali lamentele non corrisponde altrettanta voglia di partecipare da aprte dei cittadini bogliaschini che restano timidamente a casa e si guardano bene dallo "scendere in campo" contro Pastorino.Le liste si fanno con chi ha intenzione di schierarsi e con l'appoggio dei partiti di centro destra. Il PDL locale è palesemente a pezzi anche per l'incapacità della classe "dirigente" locale di costruire una valida alternativa a Pastorino (vicenda "Bucilli" docet). La lega non ha voti sufficienti per andare da sola; però può contare sull'effetto "nazionale" che potrebbe farle aumentare anche nelle comunali i voti.Resta il fatto che solamente una persona giovane e "fuori dai giochi" potrebbe scardinare la situazione ormai consolidata: o i "vecchi" lo capiscono o non cambia nulla!Di tutti i nomi usciti sui giornali e dalle "voci" di paese, l'unico nome su cui si potrebbe convergere è Federico Bertorello, persona giovane e capace che potrebbe recuperare un pò di entusiasmo anche nei confronti di tutti quei cittadini che confidavano su Bucilli.I vari Fossa, Celle ed altri non sono ben visti dalla cittadinanza e non potranno mai sconfiggere Pastorino

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  5. Ovviamente ogni opinione è lecita ma condivido poco o niente di ciò che ha scritto il commentatore precedente.
    Prima di tutto non si può pretendere che la cosiddetta “maggioranza silenziosa” abbia “voglia di partecipare” e di “scendere in campo” ma sarebbe già positivo se le fosse data un alternativa alla quale affidarsi e che rappresenti il suo "mugugno" contro l'attuale sindaco.
    Va bene che il PDL locale è a pezzi (peraltro anche il segretario e il vicesegretario della Lega a stento si parlano) ma il mio commento (poco prosaico) è: “chissenefrega” dei partiti nazionali (che detto tra parentesi mi fanno uno più schifo dell’altro)?
    Anche se l’Italia è il paese dei tifosi di Coppi o Bartali e anche la politica spesso viene vissuta in questo modo, credo che i partiti siano più importanti per gli elettori di sinistra che hanno spesso un modo di votare più fideista.
    In più non vedo perché l’effetto “nazionale” della Lega (che è già una contraddizione nei termini) dovrebbe essere più evidente alle comunali che ci saranno tra pochi mesi (dove ci sarà la possibilità di esprimere la preferenza per le persone che si conoscono personalmente) rispetto alle regionali di pochi mesi fa (quando i candidati erano delle figurine che di persona erano sconosciute ai più).
    E’ vero che ho scritto che, al punto attuale, senza Buccilli, per gli oppositori di Pastorino sarebbe più importante avere un elenco di candidati validi, conosciuti e stimati rispetto a un candidato sindaco carismatico che non c’è, ma a tutto c’è un limite.
    Il nome che fa l’amico è veramente improponibile.
    Basti dire che non lo voterebbero neanche i parenti (e non solo perché risiedono fuori Bogliasco).
    Lo definisce “fuori dai giochi” quando è il vicesegretario cittadino della Lega.
    E’ vero che non è per niente chiacchierato ma forse anche perché è molto poco conosciuto.
    La cosa certa che con i soli voti dei surfisti (dato e non concesso che li raccolga tutti) non si vincono le elezioni.
    Infine vorrei capire cosa hanno in comune Buccilli e Bertorello tanto da far sì che il secondo possa impunemente sostituire il primo (mi astengo dall’elencare le differenze perché dovrei aggiungere un altro commento).

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  6. Per 4 anni zero opposizione, (unico a sbattersi S.Fracas),zero iniziative, zero assemblee o petizioni alle soverchierie di una giunta che ha portato Bogliasco a rasentare il ridicolo. Ora, a 2/3 mesi dalle elezioni vi svegliate e volete tutti la poltroncina...ci credo che i bogliaschini se ne stanno bene alla larga..

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  7. Ho ripetuto fino alla nausea che la minoranza al consiglio comunale non ha saputo rendere partecipe la gente di Bogliasco di cosa stesse succedendo in Comune.
    Ma da qui ad affermare che la causa di "una giunta che ha portato Bogliasco a rasentare il ridicolo" sia la poca incisività dell'opposizione, ce ne corre.
    Riguardo alla "poltroncina", può essere un discorso che riguarda i componenti della Giunta (Sindaco, vicesindaco ed assessori) ma per i semplici consiglieri le grane sicuramente non vengono compensate dai miseri gettoni di presenza.

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